(Benvenuti su Magicajuventus1897!!! prossima partita 20 dicembre 2009 h.15 stadio olimpico di Torino

Juventus Inter

martedì 30 dicembre 2008

Re Alex e Girorgio Chiellini candidati alla squadra dell'anno.

Con la fine dell’anno solare, si intensificano le iniziative per premiare i migliori giocatori degli ultimi 12 mesi. Anche il sito ufficiale dell’Uefa ha aperto le votazioni per la definizione della Squadra dell’Anno 2008.Ben 60 i candidati per individuare i migliori 11 giocatori e l’allenatore. E tra questi, spiccano i nomi di due bianconeri che si sono distinti, oltre che nel campionato nazionale, anche in Europa: Alessandro Del Piero e Giorgio Chiellini. Del Piero è in lizza per uno dei due posti da attaccante. Il capitano è stato tra i grandi protagonisti della prima parte della Champions League 2008/09 e con quattro gol (oltre a quello nel preliminare) è in lizza per la classifica cannonieri. Uno di questi, quello realizzato all’Olimpico contro il Real Madrid, è stato inserito tra i 10 più belli.Fantastico l’exploit di Chiellini. Dopo un grande Europeo, in cui è stato tra i migliori nella sfortunata spedizione azzurra, il livornese si è confermato un pilastro anche nelle prime gare di Champions, trovando anche la via della rete nella gara d’andata contro l’Artmedia Bratislava. Giorgio è tra i candidati per uno dei ruoli di difensore centrale.A dedicare la Squadra dell’Anno saranno i tifosi, che potranno lasciare il proprio voto attraverso il sito www.uefa.com, fino al 12 gennaio 2009.Mi raccomando votate i nostri campioni!!!
Da Juventus.com

lunedì 22 dicembre 2008

Regalo di natale!

La Juventus ha ribattuto all’Inter con la vittoria Bergamo. Del Piero ha segnato il numero 20 nell’anno solare (252 in carriera), l’Atalanta è partita bene, avrebbe potuto passare nella prima mezzora, poi ha ceduto. Il primo gol della Juve (del capitano) è scaturito da un’azione in fuori gioco di Marchionni, poi un malinteso fra Coppola e Garics ha favorito Del Piero. Un gol che è stato una mazzata per la squadra di Del Neri che ha preso il secondo da Legrottaglie di testa.L’ingresso di De Ascentis (ottima regia) e di Vieri (bel gol di testa) ha cambiato il volto alla partita nella ripresa. L’Atalanta ha tenuto il campo benissimo, ha reclamato un penalty (Marchionni su Floccari) e ha subito il terzo gol da un Amauri molto pervicace e giunto al gol n.11. Una Juve pratica, capace di tenere a freno una buona Atalanta e di colpire nei momenti in cui i bergamaschi hanno commesso degli errori. Insommna, una Juventus che si è confermata valida alternativa all’Inter. Del Neri, privo degli squalificati Bellini e Rivalta, ha inserito Pellegrino, schierando Manfredini a sinistra. Difesa in difficoltà. Ranieri, alle prese con tanti problemi di infermeria, ha fatto giocare Mellberg (bene) terzino destro, ha recuperato Legrottaglie (ottimo) al centro e inserito nella formazione iniziale De Ceglie (in buona giornata) esterno di sinistra a centrocampo. Il terreno difficile, il sole contro e la voglia di far bene dell’Atalanta hanno fatto sì che la Juve si sia trovata in difficoltà per i primi venti minuti. La squadra di Del Neri, così, ha avuto alcune possibilità di tirare: al 3’ una punizione di Doni è finita alta di poco e un minuto dopo è stato Floccari ad approfittare di un’esitazione di Chiellini in area. Il tiro dell’attaccante nerazzurro è stato deviato da Manninger. Floccari ha avuto altre due occasioni al 12’ (alto di testa da pochi passi) e poco dopo con un buon controllo e tiro di sinistro parato a terra dal portiere bianconero. Dopo un colpo di testa di Legrottaglie su punizione oltre la traversa, la Juve è riuscita a prendere il sopravvento, guadagnando metri e andando in vantaggio, al 31’ quando Sissoko ha dato a Marchionni (in offside netto sotto il naso dell’assistente); sul traversone da destra, Coppola in uscita a terra e Garics hanno «bucato» la palla e Del Piero ha toccato nella porta vuota. Morale dell’Atalanta in cantina e raddoppio bianconero al 38’: angolo da sinistra di Del Piero e Legrottaglie è volato in cielo e ha insaccato di testa. In due parole: buona partenza dell’Atalanta senza gol e finale juventino molto più concreto. Del Neri nell’intervallo ha operato due cambiamenti: ha rafforzato il centrocampo con De Ascentis che ha preso in mano il centrocampo atalantino dandogli impulso. Positivo anche l’inserimento di Vieri al posto di Talamonti. In difesa Manfredini ha preso la cura di Amauri al posto di Talamonti. L’Atalanta ne ha tratto subito vantaggio, riaprendo la partita sui calcio d’angolo da sinistra: bella torsione di Vieri e colpo di testa vincente.Il gol ha dato coraggio alla squadra di Del Neri. Floccari al 9’ è stato toccato in area da Marchionni. La Juve ha sofferto un pò e poi è tornata ad attaccare: una rovesciata di Amauri parata, una punizione di Del Piero da trenta metri parata in due tempi da Coppola e poi il raddoppio della Juve al 37’: punizione di Marchionni da destra, testa di Amauri che ha anticipato Manfredini mettendo fine alla parita. Bianconeri vittoriosi, fra qualche episodio discusso. L’Atalanta ha avuto qualcosa da recriminare, ma la Juve ha avuto la forza dei gol. la stampa.
Ranieri dopo partita
«E’ stata una vittoria meritata e sudata – conferma il tecnico bianconero – Immaginavo che a casa dell’Atalanta non sarebbe stato facile, visto che avevano fatto 19 punti su 24 davanti al proprio pubblico. La squadra di Del Neri ci ha fatto tremare, il secondo tempo è stato molto combattuto, nessuna delle due voleva mollare e alla fine abbiamo avuto la meglio»
Ranieri svela qualche mossa e preoccupazione: «Quando ho spostato Del Piero sulla sinistra l’ho fatto perché vedevo che c’era qualche problema in quella zona, mettendolo lì o loro non salivano o gli lasciavano aperto un varco. Vieri? Ho detto nello spogliatoio che bisognava fare attenzione, la prima volta l’hanno fermato bene, la seconda purtroppo non ci sono riusciti, ma non è demerito nostro, quando merito di un giocatore che ha colpi da campione»
Chiusura su Amauri: «Sta facendo molto bene, non ci ha fatto sentire l’assenza di Trezeguet. Ampliando un po’ il discorso, era proprio il mio obiettivo quello di avere una squadra fotocopia, con due giocatori simili per ruolo per lottare su tutti i fronti e avere la possibilità di fare le scelte opportune sempre, mettendo in campo i giocatori più in forma»
Amauri"una vittoria importante"
«Abbiamo portato a casa una vittoria importante. Speriamo che il 2009 sia ancora meglio del 2008. Sappiamo che l’Inter ha 6 punti in più di noi, è una squadra molto forte e vince anche quando non gioca bene, ma noi siamo lì, non dobbiamo far calare la tensione e vediamo cosa succede»
Amauri è soddisfatto non solo del risultato, del suo ennesimo gol, ma anche dell’andamento della sua prima stagione in bianconero: «Per me è importante chiudere così il 2008, non è facile arrivare in una grande squadra e fare subito bene. Questo è anche merito dei miei compagni, di un gruppo che mi ha messo nelle condizioni di ambientarmi bene e di una squadra che mi ha permesso di fare tutti questi gol»

venerdì 19 dicembre 2008

Sorteggio ottavi.

Il sorteggio è stato duro ma la Juventus può farcela.Infatti le urne hanno pescato il Chelsea,la squadra guidata da Scolari.La partita di andata si giocherà a Londra mercoledì 25 febbraio, il ritorno a Torino martedì 10 marzo (di conseguenza il derby, in programma domenica 8 marzo 2009, sarà anticipato a sabato 7).I precedenti dicono 14 vittorie Juve,13 Vittorie Chelsea e 9 pareggi.Gli altri sorteggi sono Villareal – Panathinaikos,Sporting Lisbona - Bayern Monaco,Atletico Madrid – Porto,Lione – Barcellona,Real Madrid – Liverpool, Arsenal – Roma,Inter - Manchester United.Dai Juve puoi farcela!!

giovedì 18 dicembre 2008

Che bel regalo De Ceglie!

Sarà sicuramente un gran bel Natale in casa De Ceglie. Paolo ha scelto proprio il finale di 2008 per vivere il momento più esaltante della sua stagione. Un assist decisivo per il gol vittoria di Amauri a Lecce, un altro passaggio vincente per il brasiliano e una prova super contro il Milan.
Nel pomeriggio di oggi è arrivata la firma sul rinnovo del contratto che lo legherà alla Juventus fino al 2013. «Questo prolungamento è il coronamento di anni di sacrifici, ora mi assumo nuove e maggiori responsabilità. Ringrazio la società, per la fiducia che mi ha dimostrato, e i tifosi per il grande affetto con cui mi hanno accolto»queste le sue parole dopo la firma. La firma di De Ceglie segue quella di altri giovani che si sono subito messi in luce, come Molinaro, Giovinco, Chiellini e Sissoko. Per questo, il direttore sportivo Alessio Secco può essere soddisfatto: «Abbiamo volto consolidare il rapporto con un giocatore in cui crediamo molto. Tutti questi rinnovi confermano l’intenzione di creare basi solide per il futuro».

lunedì 15 dicembre 2008

Samba Juve!

La Juventus batte 4-2 il Milan e resta a sei punti dalla capolista Inter. Sprofondano a -9, invece, i rossoneri di Ancelotti alla quarta sconfitta in campionato. Nel Milan Flamini e Kakà non recuperano, Ancelotti schiera il 4-3-2-1 con Ronaldinho e Seedorf alle spalle di Pato. La Juve, priva di Legrottaglie e Camoranesi, risponde con il 4-4-2. Partita bella che si sblocca al 16’ con Del Piero che realizza un rigore concesso per un fallo di Jankulovski sullo stesso Del Piero.Il Milan reagisce, ma al 18’ Ambrosini sbaglia clamoramente di testa fallendo l’1-1. Al 31’ pari rossonero, lo sigla Pato su assist di Ronaldinho. Tre minuti dopo, però, la Juve torna in vantaggio con un colpo di testa di Chiellini che svetta sul corner di Del Piero. Al 41’ tris bianconero ancora di testa, ma questa volta è Amauri a battere Abbiati su cross di De Ceglie. Nella ripresa, all’11’, Ambrosini riporta in partita al Milan con un tiro deviato da Chiellini che beffa Manninger. Al 20’ il Milan resta in 10 per l’espulsione di Zambrotta (doppia ammonizione), la Juve ne approfitta subito e al 24’ si porta sul 4-2 con Amauri che di sinistro batte Abbiati su assist di Sissoko. Al 26’ clamoroso palo di Del Piero. La Juve potrebbe dilagare, finisce 4-2 e i bianconeri si portano a quota 33 punti, resta a 30 il Milan agganciato al terzo posto dal Napoli.
Ranieri: «Milan battuto a colpi di sciabola e fioretto»
Il big match è appena finito: 4-2 per la Juventus che vale il secondo posto in classifica.Un soddisfatto Ranieri analizza i 90 minuti di gara: «Ci mancava il successo in una classica del campionato e sono molto soddisfatto di come è arrivata. All’inizio il Milan è partito forte, nei primi minuti ha spinto molto, ma ero fiducioso perché ce lo aspettavamo. Siamo stati bravi a tener duro ed a colpire in ripartenza. Successivamente siamo emersi con grande forza fisica. Quando si affronta una squadra come quella rossonera, a mio avviso l’undici più qualitativo del campionato, bisogna dare tutto fino al fischio finale. Correre, raddoppiare, giocare di sciabola e di fioretto. Ci siamo riusciti ed è arrivata questa splendida prestazione».
Merito dei soliti campioni, vedi Del Piero, ma anche dell’affermarsi di nuove promettenti leve, tra le quali oggi è spiccato De Ceglie, autore di un superbo assist ad Amauri e protagonista dell’espulsione di Zambrotta. «La società persegue la linea giovane – continua Ranieri - Questa sera abbiamo avuto prova che la nostra filosofia è vincente. C’è un buon nucleo di ragazzi che sta emergendo, che sta digerendo il peso della maglia bianconera ed è pronto a dare il suo contributo anche negli incontri di vertice».
Marchisio: «Cerco di sfruttare tutte le occasioni»
Proprio nella giornata di vigilia del secondo anniversario della scomparsa di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, nella vittoria della Juventus sul Milan c’è il segno dei giovani usciti dal vivaio. Marchisio e De Ceglie ancora una volta tra i migliori in campo. Il centrocampista ha cercato spesso la via della rete e l’esterno ha messo il suo zampino nel terzo gol.
Tanti complimenti per i due ragazzi. Complimenti a cui Claudio risponde così a fine gara: «Non credo di essere il nuovo Tardelli, sono un ragazzo che vuol fare bene e diventare un grande giocatore di questa squadra. Per ora il mio obiettivo è cercare di sfruttare ogni occasione e partite come queste sono davvero importanti. Adesso spero che possano tornare a disposizione tutti i nostri infortunati, ci sarà bisogno di tutti. Io continuerò a lavorare per mettere in difficoltà il mister».
Amauri: «E’ stata una partita perfetta»
«Sono molto contento, quella di oggi è stata una partita perfetta. La squadra ha offerto una grande prestazione, proprio in uno scontro diretto. Mi mancava solo una doppietta è oggi è arrivata. Devo ringraziare ancora una volta De Ceglie per l’assist perfetto, questo è un ragazzo dal futuro assicurato».
Del Piero loda il carattere juventino
«Cosa m’è piaciuto di più stasera? Il fatto che la squadra non si sia mai fermata un attimo, dal primo all’ultimo minuto. E’ una vittoria che ci dà grande soddisfazione, ma non dimentichiamoci che il campionato prosegue ed il Milan, nonostante la sconfitta di stasera, non è tagliato fuori. L’importante è che la Juventus si concentri su se stessa, senza guardare le avversarie ma pensando solamente a vincere le proprie partite. Così facendo, altre soddisfazioni in questa stagione non mancheranno»

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giovedì 11 dicembre 2008

PAREGGIO CHE VALE ORO!


All'Olimpico di Torino i bianconeri pareggiano 0-0 contro il Bate Borisov e conquistano il primo posto nel girone di Champions.La squadra di Goncharenko ha giocato un buon primo tempo, portandosi qualche volta in attacco e tirando solo una volta con Sivakov su punizione (forte ma centrale). La Juve ha avuto una buona occasione con Nedved che da sinistra ha dato una palla preziosa ad Amauri, su cui è intervenuto Sosnovski d’anticipo. Altra bella combinazione bianconera al 41’: Giovinco ha superato con un pallonetto Kazantsev e poi ha tirato di poco fuori (sinistro) di prima intenzione. Alla Juve non sono state molto efficaci le percussioni di Grygera e De Ceglie per vie esterne, mentre Amauri è stato molto combattivo: è andato a recuperare indietro la palla, ha fatto dei dribbling capaci di lasciare a bocca aperta gli avversari, ma niente tiri pericolosi. La Juve ha concesso una palla a Sivakov: colpo di testa da pochi passi parato da Manninger al 4’. Più vicino al gol Marchionni al 6’, dopo uno scambio con Amauri che lo ha servito dalla destra: colpo di testa e palo alla destra di Veremko. Un minuto dopo, su angolo da sinistra, Sivakov ha toccato nettamente di mano. Rigore. Alla battuta Giovinco che ha preso la rincorsa, ha esitato per una mossa del portiere bielorusso e ha sparato alto, mangiandosi le mani dalla rabbia. Ranieri ha mandato in campo Del Piero al posto di Amauri. Un pericoloso colpo di testa di Rodionov (alto) e poi alcune entrate senza molti complimenti. Due tiri di Nedved e Zanetti, un mani di Mellberg in area, un’occasione di Biliznyuk che dopo un bel dribbling si è presentato solo sulla sinistra in area e ha messo fuori al 35’. Un pericolo grave, quello corso dalla Juve, anche se Del Piero al 36’ di testa, dopo un colpo di tacco per Marchionni, ha ricevuto e di testa si è visto parare il la palla dal bravo portiere Veremko. Il capitano è stato spunto al momento decisivo al 39’, davanti alla porta bielorussa. Pareggio abbastanza giusto, comunque.
Ranieri: «L’importante era non prendere gol»
In queste partite, con due risultati su tre a disposizione, sarebbe stato sciocco prendere gol in contropiede. E stasera è stato importante non averne presi, creando anche tante occasioni da rete. Sono contento della prova di Giovinco, al di là del rigore, e di Zanetti che era alla prima partita. Sono contento di aver potuto far fare la passerella ai due ragazzi della Primavera. I sorteggi? Non importa il nome, ma come arriveremo in quel periodo. L’avversaria più forte è il Chelsea».
Legrottaglie: «Ci interessava il punto, lo abbiamo preso»
«Vista la posta in palio, ci interessava il punto e lo abbiamo preso. Ma abbiamo anche provato a vincere, creando le nostre occasioni. In queste gare, bisogna stare attenti a livello psicologico, quindi per noi è una prova di maturità. Negli ottavi? Eviterei l’Atletico Madrid».
Nedved: «La Juve mi piace perché ottiene quello che vuole»
«La Juve mi piace perché ottiene quello che vuole. Stasera volevamo questo punto e ce lo siamo preso. Non è stata una gara spettacolare e noi potevamo anche chiuderla prima, comunque non abbiamo mai rischiato. In mezzo al campo è andata bene, è facile giocare a fianco di Zanetti e lui ci darà una grande mano da qui in avanti. Il sorteggio? Non mi interessa, quello che conta è essere arrivati primi nel girone».
CON SCHWEINSTEIGER è UN MATRIMONIO CHE NON SA DA FARE
Il centrocampista della nazionale tedesca Bastian Schweinsteiger ha rinnovato il contratto con il Bayern Monaco sottoscrivendo un triennale. Lo riferisce l’edizione online del quotidiano sportivo francese L’Equipe, che cita l’agenzia di stampa Sid. Recentemente a Schweinsteiger era stato prospettato un nuovo contratto da tre milioni di euro a stagione. Karl-Heinz Rummenigge, presidente del Bayern, ha dichiarato: «Schweinsteiger ci ha fatto capire che vuole restare. Sappiamo che c’è molta concorrenza, in particolare dall’Italia, ma anche da Spagna e Inghilterra. Ad ogni modo, non sono pessimista: si può trovare una soluzione prima di Natale». Il giocatore dovrebbe accettare la proposta della società e arriverebbe a guadagnare circa 3 milioni a stagione fino al 2012.

domenica 7 dicembre 2008

Che Giovani!!!


Due lampi e la Juve va. La formazione di Claudio Ranieri vince 2-1 a Lecce e conquista 3 punti in un match inguardabile per un’ora. I gol di Sebastian Giovinco e di Amauri spingono la Vecchia Signora a quota 30, a -6 dall’Inter capolista. Il risultato premia i bianconeri, che si impongono al fotofinish, e punisce i giallorossi, che pagano una distrazione fatale allo scadere. Il Lecce resta a mani vuote al termine di una gara tanto brutta quanto equilibrata per oltre un tempo. Nella prima frazione, i padroni di casa non hanno troppi problemi per tenere a bada la Juve, che stenta a costruire un’azione degna di nota. Per vedere i bianconeri nell’area avversaria bisogna aspettare il 19’, quando Chiellini e Legrottaglie non riescono a sfruttare una punizione di Giovinco. Al 24’ il Lecce di rischia di farsi male da solo: Benussi sbaglia il tempo dell’uscita, ma Nedved e Sissoko non riescono ad approfittarne. Il match non decolla e i rari lampi arrivano dai piedi di Giovinco. L’attaccante, che trova spazio da titolare grazie ai forfait di Del Piero e Iaquinta, prova ad inventare al 25’ quando si infila nell’area del Lecce e prova una conclusione, ribattuta dalla difesa. La Juve gestisce il possesso del pallone ma non riesce mai a servire Amauri. Ai padroni di casa va bene così: i giallorossi provano a pungere senza scoprirsi e dalle parti di Manninger non succede praticamente nulla per 45’.Chi spera di assistere ad un avvio di ripresa più spettacolare rimane deluso. Il match prosegue senza fiammate ed è difficile catalogare come occasione il duetto Giovinco-Amauri che al 51’ offre al centravanti brasiliano l’opportunità di concludere con un sinistro sballato. Serve un jolly per rompere la monotonia, lo pesca Giovinco al 57’. L’attaccante si procura un calcio di punizione da 22 metri: Del Piero non c’è, il baby non fa rimpiangere il capitano e realizza l’1-0 con un prodigio balistico. Il gol accende finalmente la gara, che si anima dopo un’ora di nulla. Il Lecce reagisce e si rende pericoloso al 67’, quando Tiribocchi sfiora il palo con un colpo di testa. Il forcing giallorosso viene premiato all’83’. Applausi per il neoentrato Cacia inventa uno splendido diagonale al volo: Manninger immobile, 1-1. Il pareggio sembra cosa fatta, ma al 90’ spunta la testa di Amauri: il brasiliano può decollare indisturbato, il colpo di testa buca Benussi e la Juve sorride: 2-1.
In questa partita,grandissimi i giovani!!.Da la Stampa
Ranieri: «Questa squadra non demorde mai»
«Questo gruppo non demorde mai e ci prova sempre fino alla fine. Oggi siamo stati costretti a farlo, dopo il vantaggio abbiamo avuto un eccesso di confidenza e siamo stati punti. L’importante è aver ottenuto un successo che vale davvero tanto. Giovinco? E’ stato molto bravo, ha sfruttato al meglio l’occasione che ha avuto a disposizione. Lui, Marchisio e De Ceglie hanno confermato ancora una volta le loro qualità. Purtroppo davanti a loro ci sono grandi campioni e non è facile trovare spazi».
Giovinco: «Contento di essermi sbloccato»
«Con Del Piero e tutti gli altri campioni che sono qui, c’è solo da imparare. Oggi l’occasione è capitata a me, sono contento di essermi sbloccato e per la vittoria della squadra. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, considerate anche le tante assenze.-Adesso guardi la stagione con spirito diverso? Ti è servito anche per il morale questo gol? "È normale, quando riesci a fare gol tutto è più semplice".
Cobolli Gigli: «Giovinco ha fatto una grande partita»
«Queste sono le partite che vanno vinte e per gran parte del tempo non avevo dubbi sul risultato. Anche se per qualche minuto ho cominciato a temere di non farcela. Giovinco come Del Piero? Giovinco è Giovinco e Del Piero è Del Piero. Oggi Sebastian ha fatto una grande partita, al di là del gol fatto. Quando aveva la palla tra i piedi era un pericolo costante per gli avversari. Ora ci aspetta una sfida molto importante con il Milan, ma prima pensiamo al Bate Borisov».

mercoledì 3 dicembre 2008

Fortezza bianconera

Non siamo ancora a livello di «Zoff, Gentile, Cabrini» e avanti con gli altri mostri sacri della storia juventina, però la linea difensiva bianconera funziona che è un piacere.Quella bianconera, da novembre in avanti (nelle ultime sette gare ufficiali tra campionato nazionale e coppa europea di riferimento) è la migliore difesa tra le Grandi d’Europa: appena due gol subiti, meglio di Liverpool e Lione che seguono a quota 3.Il dato più significativo riguarda però le ultime sette partite, cinque di campionato e due di Champions League. Ebbene: nei 630 minuti presi in considerazione, Manninger è stato battuto solo due volte. La prima, a risultato ampiamente acquisito, contro il Genoa e per di più su rigore: la seconda da Muntari nella trasferta di Milano, con quello che l'amministratore delegato bianconero Blanc ha definito "il gol più stupido della storia".Il tutto, vale la pena ricordarlo, senza Buffon: Manninger, pur non essendosi finora dimostrato un mostro di sicurezza sulle uscite alte, ha insomma fatto tutto il proprio dovere.Continuate cosi!!!

domenica 30 novembre 2008

Vittoria sotto la neve

Sotto una bufera di neve, la Juve sommerge di gol una Reggina troppo debole per resistere alla fame di rivincita dei bianconeri, desiderosi di rifarsi dopo la sconfitta a San Siro contro l'Inter.Si comincia e la serata, per i sostenitori bianconeri, non sembra essere delle migliori. Gradi tre, pioggia torrenziale. Al 5' Camoranesi va giù in area dopo un contrasto con Barillà. Damato lascia correre. In compenso l'italo-argentino rimedia una botta alla spalla (lussazione tra il primo e il secondo grando alla clavicola) che lo costringerà a stare in campo con un braccio attaccato al corpo.Nessun problema. Il numero 16 bianconero continua a giocare, e bene. Come tutta la Juve. Poco prima della mezz'ora, un'invezione di Del Piero libera Nedved che serve proprio Camoranesi per il vantaggio juventino. Prima del riposo arriva anche il 2-0, firmato Amauri. La vittoria è in cassaforte, la pioggia si trasforma in neve e il secondo tempo sarà una festa bianconera. Vi parteciperanno anche Chiellini e Del Piero, al gol numero 250 con la maglia che ormai è una seconda pelle. La pratica-Reggina (alla settima sconfitta esterna in otto gare) è archiviata. Avanti con il Lecce. C'è l'Inter da inseguire.
Ranieri: «Abbiamo creato molto e realizzato altrettanto»
«Sapevamo che la Reggina è una squadra compatta che chiude bene gli spazi. Dovevamo stanarli facendo girare la palla e ci siamo riusciti, pur con un campo in condizioni difficili a causa della neve. Dopo il vantaggio di Camoranesi, cui va il merito di aver rotto gli equilibri, abbiamo creato molto e realizzato altrettanto».«Ho visto una squadra coesa, un ottimo gruppo con più esperienza rispetto allo scorso anno nel quale i nuovi arrivi si sono inseriti ottimamente. Abbiamo tutte le carte in regola per migliorare il terzo posto della scorsa stagione».
Chiellini: «Contento per il gol perché ha chiuso la partita»
«Quest’anno ero riuscito a farlo solo contro l’Artmedia, quindi era da un po’ che lo cercavo. Sono contento che sia arrivato e che sia servito a chiudere la partita. Oggi abbiamo trovato di fronte una Reggina che ci ha messo in difficoltà, almeno fino al vantaggio. Per questo è stato importante andare al riposo sul 2-0. Queste partite sono fondamentali nel cammino e spesso c’è il rischio di lasciare punti per strada».
Del Piero: «Questo 250° gol è solo un’altra tappa»
«Sono ovviamente molto contento per questo gol numero 250, ma non lo considero altro che una tappa, non ho intenzione di fermarmi e spero ne arrivino altri. Ma sono soddisfatto di più per la vittoria. Dopo la sconfitta di Milano ci tenevamo e riprenderci immediatamente contro una Reggina che ha fatto molto di più di quanto non dica il risultato»
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venerdì 28 novembre 2008

Molinaro 2013!!!!


Dopo grande prestazioni è arrivato il momento della firma.Cristian Molinaro ha firmato per la Juventus fino al 2013."Sono molto contento per questo accordo – ha dichiarato -,vuol dire che mi sono guadagnato la fiducia della società. Stando alla Juventus ho potuto esaudire tanti sogni, come giocare ad alti livelli ed esordire in Champions League". Soddisfazione espressa anche da Alessio Secco in nome del club: "Abbiamo voluto valorizzare il rapporto con un giocatore importante, su cui crediamo molto. Siamo convinti che Cristian continuerà ad essere un giocatore determinante per il futuro bianconero".

mercoledì 26 novembre 2008

Fermati solo dai legni!!


Non pianta ancora la bandierina in cima al girone di granito, la Juve, ma con il pareggio strappato qui sù a San Pietroburgo, potrà farlo all’ultima, comoda, rampicata, sulla pelle del Bate Borisov (già in vacanza), tra due settimane, davanti al focolare di casa. Mezza squassata, o semplicemente delusa, dalla sconfitta di San Siro, la squadra di Ranieri s’è ripresentata robusta e bella, dentro una partita cui lo zero a zero finale non rende un sunto fedele. È stata molto divertente, infatti, con tre pali, due juventini e uno dello Zenit, azioni ben costruite, rapidi contropiedi e, a seconda dei momenti, assedi reciproci. La Juve poteva vincerla, soprattutto nel primo tempo e a inizio ripresa, e forse questo è l’unico peccato che le si può rinfacciare: lì ha avuto spari puliti, ma spediti sui legni. Dopo l’amnesia di sabato scorso, s’è pure ricementata alla grande la difesa, che sta ormai diventando una solida costante, e vitale battello se mai s’affacciasse la tempesta. Quando s’attacca, dentro al Petrovsky stadium fa freddo, ma umano, tra meno uno e zero, e soprattutto è scomparsa la bufera della sera prima, con la neve che smette di cadere quasi al fischio di Bo Larsen. La tribù dello Zenit radunata sugli spalti crede all’impresa, perché per infilarsi negli ottavi i ragazzi della Gazprom devono vincerle entrambe e sperare in un contemporaneo capitombolo del Real, che invece due ore dopo vincerà in Bielorussia. Sui gradini ci si scalda con vodka, tè incandescente e la carica dello speaker, che dopo aver chiamato gli idoli di casa, grida, uno per uno, i settori dello stadio, ricevendo in risposta urla di battaglia. Insomma, un bel baccano. Quando s’inizia sul campo, però, pilota subito la Juve, nuovamente quadrata, e pure piacevole, dopo gli stenti del Meazza. Sarà anche il nemico che le capita, da due mesi in irrefrenabile discesa, però la squadra di Ranieri compare rapida e tosta. Vuole il primo posto del girone, aveva premesso il tecnico, e prova a prenderselo giocandosi molti degli uomini migliori. Così estrae la matriosca degli antichi fenomeni: Del Piero, Nedved e Camoranesi. Ci fossero pure Buffon e Trezeguet sarebbe tale quale quella di legno avvistata nel mercatino tra l’Ermitage e l’Ammiragliato. Dunque, nonostante il gelo, si balla da subito. Palo esterno di Mellberg, dopo appena dieci minuti, con un colpo di testa innescato dalla punizione di Camoranesi. Lo Zenit spunta al 17’, ma Chiellini salva su Progrebnyak. Ci prova da lontano Zyryakov: fuori di poco. La Juve comincia a fare sul serio, e si fa applaudire: combinazione Del Piero, Nedved, Molinaro, sì, il bistrattato da mezzo Olimpico, che crossa basso, perfetto, per il colpo mancino di Iaquinta, da dieci metri. Palo pieno. Applausi. Quasi gol al 36’, quando Del Piero cerca la deviazione di fino su cross radente di un pallido Nedved, ma Malafeev mette in angolo. Ci sarebbe anche lo Zenit: punizione rasoterra di Tymoshchuk, ma Manninger non è un pupazzo di neve (39’). Mica basta per azzerare umore e voce del Petrovsky, che sull’ingresso delle squadre nella ripresa srotola uno striscione gigante con annesso disegno: un leone che tira un cazzotto a una zebra. Sul tappeto verde, però, continua a fare più male la Juve, che potrebbe passare avanti. Ma Del Piero, innescato da un’efficace discesa di Grygera, fionda fuori, seppure in bella coordinazione. Replica Zenit affidata al tiro da fuori di Danny, ben deviato in corner da Manninger. Altra roba da spellarsi le mani, non fosse per come va a finire dopo 10’: Grygera, Iaquinta, Del Piero in corsa, incredibilmente fuori: pressato, va bene, ma uno della sua classe può metterla dentro. Il resto è un mezzo assalto russo, ma Marchisio, chiusura epocale su Danny da due passi, e l’errore dello stesso portoghese, lasciano ferme le cose. Juve quasi in cima, più forte della compagnia di ferro che l’era capitata.La stampa
RANIERI: "NO AL TURNOVER, VOLEVO VINCERE"
«Dopo la sconfitta di San Siro volevamo dimostrare subito che eravamo tornati, che siamo sempre quelli delle sette vittorie consecutive. Adesso chiudiamo subito questo capitolo: la partita di sabato sera con la Reggina conta esattamente quanto questa». Ranieri ha rinunciato al turn over: «Volevo vincere, perciò ho chiesto a Del Piero di giocare e lui ha accettato di buon grado: avevo bisogno di lui». Con la qualificazione e il primo posto ormai assodato, la Juve ha centrato il primo traguardo stagionale: «Non mi aspettavo che il girone sarebbe andato così bene. Non abbiamo fatto un´impresa, ma qualcosa di notevole sì: questo risultato vale il terzo posto dell´anno scorso».
RANIERI: "GIOVINCO AVRA' IL SUO SPAZIO"
L'allenatore della Juventus, Claudio Ranieri, è soddisfatto dopo il pareggio a reti bianche contro i russi dello Zenit San Pietroburgo. "Abbiamo dimostrato di essere in un buon momento - ha sottolineato il tecnico bianconero - Siamo venuti qui con la voglia di fare bottino pieno, non ci siamo riusciti per sfortuna e precipitazione, ma abbiamo fatto una buona diga a centrocampo e ripartendo abbiamo creato 4-5 occasioni da gol. Sabato abbiamo fatto i complimenti all'Inter, stasera li facciamo a noi stessi. Abbiamo dimostrato che siamo in un momento positivo. Il gol mancato da Del Piero? Quel pallone l'avevo visto dentro. Peccato, sarà per la prossima volta". Ranieri è soddisfatto per la prova fornita dal centrocampista Marchisio: "Prima che si facesse male aveva giocato bene. Come sta facendo adesso. Ero convinto che sarebbe stata una buona coppia con Sissoko. Giovinco? Vorrebbe giocare di più ma la squadra sta facendo bene e per ora si deve ritagliare qualche spazio. Io però sono contento di come si sta allenando e comportando. Avrà sicuramente le sue chance".
Mellberg: "Peccato per il palo, speravo di poter segnare"
«Sono stato sfortunato, credevo che quel pallone potesse entrare. Peccato, speravo davvero di poter segnare. Stasera siamo partiti forte e abbiamo creato subito tante occasioni. Anche loro, alla fine, potevano vincere e possiamo dire che per noi va bene così. La nostra stagione? Siamo soddisfatti per come stanno andando le cose. Abbiamo conquistato la qualificazione in anticipo e alla Champions ora penseremo a febbraio. Anche in campionato stiamo facendo bene, dobbiamo solo continuare su questa strada».
Coni, Petrucci:"Prendere Esempio dalla Juve"
"Faccio i complimenti alla Juventus perché è una società modello. Non hanno solo detto che avrebbero costruito uno stadio privato, l'hanno fatto. E' giusto che i club abbiano stadi di proprietà, anche per adeguarsi alla concorrenza dei campionati esteri, ma lo facciano, non si devono fermare solo agli annunci. Per questo dico di prendere esempio dalla Juventus".
Idea Zaccardo.
Secondo quanto riportato sulle pagine del quotidiano sportivo torinese Tuttosport, potrebbe concretizzarsi a gennaio il ritorno in Italia del terzino destro del Wolfsburg, Cristian Zaccardo. Per l'ex difensore del Palermo, in particolare, si sarebbe fatta avanti la Juventus. Si parla di un trasferimento in prestito con diritto di riscatto.

giovedì 20 novembre 2008

Nasce il nuovo stadio!

Giovedì 20 novembre 2008 è un'altra data pronta ad entrare di diritto nella storia della Juventus. Con una presentazione tenutasi all'auditorium Gianni Agnelli del Lingotto, il club ha mostrato al mondo il progetto del nuovo stadio che sorgerà nell'area del Delle Alpi e che, a partire dalla stagione 2011/2012, sarà la nuova casa bianconera.
Uno stadio interamente dedicato al calcio, per permettere la miglior fruizione possibile delle partite. Dal punto di vista dello spettacolo, considerata l'ottima visibilità da ognuno dei 40.200 posti, e della sicurezza. Un impianto fruibile sette giorni su sette grazie all'area commerciale.
Il nuovo stadio della Juventus nasce da un grande lavoro di squadra. Gli architetti Hernando Suarez (Studio Shesa) e Gino Zavanella (Studio Gau) sono i progettisti dell’impianto; gli ingegneri Francesco Ossola e Massimo Majowiecki, sono i responsabile della progettazione strutturale, della pianificazione operativa e della direzione lavori della parte strutturale. Il team è composto anche dall’architetto Antonio De la Pierre (coordinamento della progettazione), dall’ingegnere Marco Lazzerini (impianti meccanici), dall’ingegner Renzo Zorzi (impianti elettrici), dagli architetti Eloy e Stefano Suarez (progettazione architettonica). Il project management è seguito da AI Group di Torino, il cui responsabile è il presidente, l’ingegnere Paolo Erbetta. Un fondamentale contributo è stato messo a disposizione da due grandi firme dello stile italiano: Giugiaro Design e da Pininfarina Extra. La Juventus si è rivolta a Fabrizio Giugiaro e a Paolo Pininfarina per aggiungere al progetto un contenuto rilevante di design, a testimonianza di un’eccellenza torinese nel settore. L’architetto Alberto Rolla (Studio Rolla) si è occupato dell’area commerciale e dell’inserimento urbanistico.
Il Progetto Stadio era stato approvato in via definitiva dal Consiglio d'Amministrazione della Juventus lo scorso 18 marzo, per un investimento complessivo stimato in 105 milioni di euro. Tali costi, come dichiarato dall'amministratore delegato Jean-Claude Blanc nel corso dell'ultima Assemblea degli azionisti, poggerano su tre pilastri: l'accordo con Sportfive, la parte commeciale e l'indebitamento, per cui è già stato aperto un discorso con il credito sportivo.
Da juventus.com


Blanc «Uno stadio frutto del lavoro di squadra»

Un grande lavoro di squadra. «Sono stati anni importanti e anche difficili. Se oggi siamo arrivati qui è perché in questo periodo abbiamo fatto un lavoro di squadra, perché abbiamo sempre avuto fiducia nella Juventus, nella sua gente, nella forza della sua storia».
Tanti ringraziamenti da fare. «Qui ci sono i protagonisti di una delle più grandi rinascite della storia dello sport e gli attori di una velocissima svolta aziendale, ancora in corso d’opera. Per questo voglio voglio ricordare tutti coloro che con il proprio impegno hanno reso possibile questo risultato.Per primi i nostri tifosi, 14 milioni di italiani che ci hanno fatto sentire forte la loro passione; i consiglieri di Amministrazione, gli azionisti di maggioranza, e in particolare John Elkann, che hanno dato fiducia al nostro progetto; gli azionisti, che hanno risposto con entusiasmo all’aumento di capitale dello scorso anno; soprattutto i giocatori, che hanno condiviso il nostro modo di essere e i nostri obiettivi, guidati dalla leadership del capitano Alessandro Del Piero; lo staff tecnico, che ha accettato una nuova sfida; e tutto lo staff della società: quelle persone di cui non si parla mai, ma senza le quali la Juventus non sarebbe quello che è. Senza l’impegno di tutte queste persone oggi non saremmo stati in grado di presentare il nuovo stadio della Juventus».
Un connubio con la Città di Torino. «In questi anni abbiamo sempre lavorato con la Citta di Torino per definire un progetto che fosse qualcosa più di un nuovo stadio. Un progetto che contribuisse a riqualificare una parte della città: il nuovo stadio della Juventus doveva inserirsi nella scia dei grandi interventi che hanno cambiato il volto di Torino in questi ultimi dieci anni. E così sarà. La collaborazione con la città è sempre stata guidata da due anni da uno spirito di partneship, concreta e reale. Grazie al sindaco Sergio Chiamparino e anche a l’Assessore all’Urbanistica Mario Viano e l’Assessore allo Sport Renato Montabone, che hanno interpretato il nostro rapporto con grande apertura e cercando sempre di trovare i punti di contatto, in una logica di vera collaborazione. A questi uomini, alla Giunta e a tutto il Consiglio Comunale va il nostro ringraziamento per avere saputo ascoltare e comprendere le nostre esigenze e per averci sempre sostenuto, permettendoci di giungere nel più breve tempo possibile all’appuntamento di oggi e di cominciare i lavori di construzione fra pochi mesi. Grazie anche all’amministrazione della città e tutti gli enti della pubblica amministrazione e delle istituzioni locali che stanno lavorando affinché i lavori del nuovo stadio rispettino i tempi previsti».
La nuova casa della Juventus. «Il nuovo Stadio è l’elemento qualificante del progetto di ricostruzione di uno dei più grandi Club del mondo, che intende avere un ruolo di apripista in Italia, proponendo un modello innovativo: sviluppare un calcio competitivo ai massimi livelli in Europa, che sia al tempo stesso economicamente sostenibile. Una scelta innovativa, in cui crediamo molto, che ci permette di costruire il futuro su basi solide. La Juventus vuole essere sempre ai vertici del calcio europeo, ma vuole anche affermare un modello di gestione solido, in grado di dare garanzie per il futuro. Il nuovo stadio è un assett fondamentale, che finanzeremo senza ridurre la capacità della società di investire sulla squadra, che deve essere sempre competitiva e e capace di vincere nuovi trofei. Per farlo, abbiamo trovato un partner fondamentale: una grande società come Sportfive che ha creduto subito sulla forza e sul nostro progetto, fornendoci le garanzie economiche attraverso un accordo molto innovativo e di lungo periodo. Ovviamente questi aspetti economici sono importantissimi, ma per tutti noi della Juventus e per me non solo come Amministratore Delegato ma soprattutto come tifoso juventino, il dato più significativo è che finalmente la Juventus avrà la sua casa».

lunedì 17 novembre 2008

Verso l'Inter

I nostri campioni bianconeri si preparono per la sfida di sabato contro i Perdazzuri.Sette vittorie consecutive, quattro punti recuperati nelle ultime settimane, Amauri e Del Piero in grande forma, il rientro di giocatori importanti: la squadra di Ranieri ci crede.A testimoniarlo Chiellini e Mauro Camoranesi,2 grande campioni.L'italo-argentino attacca i nerazzurri: "L'Inter è solo Ibrahimovic, gli altri fanno numero. Noi possiamo rinunciare a questo o quello: è lo spirito di squadra. In questo momento l'unica differenza sono i tre punti. A San Siro sarà importantissima, ma non decisiva. Di sicuro noi lotteremo fino alla fine per lo scudetto". Giorgio è pronto ad annullare Ibrahimovic: "Inter favorita, ma vogliamo il suo primato. Ibra è fortissimo, ma posso fermarlo. Non vedo l'ora di affrontarlo". Entrambe le squadre in settimana lavoreranno senza i numerosi nazionali in giro per il mondo. Fanno eccezione solo gli svedesi Mellberg e Ibrahimovic, entrambi risparmiati e non convocati dal ct Lagerback. Il ds bianconero Secco non rimpiange Ibra: "Noi siamo felici di Amauri. Ormai la crisi è alle spalle. Abbiamo invertito la rotta e ripreso a marciare a ritmi più consoni alla Juventus. L'umiltà paga sempre". Ieri Buffon in tv da Fazio per presentare la sua autobiografia: "Ora la Juve riscuote un po' più di simpatia fra tutti i tifosi del calcio. C'è un'aria nuova, qualcosa è cambiato". Mercato, uno 007 bianconero segue sempre Diego. Per la difesa spunta Dossena, scaricato dal Liverpool e sul mercato da gennaio.
Camoranesi " l'inter è solo Ibrahimovic,gli altri fanno numero"
Mauro German Camoranesi, come va?
«Meglio, mi sto riprendendo, finalmente»
Riprendendo non significa essere già al massimo.
«Devo ancora lavorare, per avere le gambe e poter dare nuovamente una mano alla squadra. Sono stato fuori troppo tempo».
Già l’ha data, giovedì sera contro il Genoa, dopo le briciole con il Bologna.
«Sì, sono rientrato, ma mi sento uno di quei giocatori che se non stanno bene sono un peso per la squadra».
Come ha visto la crisi da fuori?(Sorride)
Veramente c’ero dentro, avendo giocato l’ultima partita, prima di rientrare, in casa con il Palermo».
E che ne pensa?
«Che quando sono uscito io la squadra ha iniziato a fare una serie pazzesca di risultati, vincendo anche al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid, mai successo».
Supponiamo non fosse colpa sua: cosa vi era successo?
«Penso che la crisi non ci sia mai stata».
Pavel Nedved disse che l’avevano inventata i giornali.
«Siamo solo stati in crisi di risultati, tutto qui. E in Italia è normale che tu faccia notizia se non vinci, soprattutto se sei una grande squadra. La gente ne parla».
Vi siete parlati negli spogliatoi: ha detto qualcosa anche lei?
«No, non sono un cantante».
Una sterzata c’è stata, però.
«La verità è che tutti sapevamo bene cosa fare, e l’abbiamo fatto».
Di certo avranno pesato gli infortuni, anche se vi siete levati dai guai con l’infermeria ancora piena. Qual è il trucco?
«La Juve può permettersi di fare a meno di uno, due, tre giocatori, perché tanto c’è qualcun altro che va in campo e fa il suo dovere. Si chiama spirito di squadra, e noi l’abbiamo».
Vi tocca l’Inter: è ancora una partita particolare?
«No, non è una gara particolare. È solo importante, perché loro sono un avversario importante: l’Inter è sempre l’Inter. Ma altro non c’è. Oppure c’è che sono i primi in classifica e allora vale molto. Ma nulla di più».
Avete sperato che il Palermo li fermasse?
«Diciamo che questo è un campionato equilibrato e che il Palermo è una buona squadra. Allora un pareggio ci poteva stare».
Sette vittorie di fila vi hanno messo a livello dell’Inter o loro sono ancora i più forti?
«Siamo tre punti dietro di loro, tutto qui, ma non parliamo di livelli e di valori. Dico, come sempre ho fatto, che noi siamo competitivi e che lotteremo fino alla fine».
Per lo scudetto?
«Dove arriveremo non lo so, se primi, secondi o terzi. E se lo dicessi adesso sarei uno scemo».
Quanto conta Ibrahimovic?
«È il giocatore che permette all’Inter di fare dei risultati, in questo momento fa la differenza. Sicuramente è il giocatore più determinante: per il resto, alcuni fanno numero, e altri sono bravi».
Gioca sabato sera?
«Non lo so».
Contro il Chievo lei avrebbe detto a Ranieri di non voler entrare negli ultimi minuti: che è successo?
«Nulla. Non so chi l’abbia raccontata, ma io al tecnico non ho detto proprio niente».
CHIELLINI: "INTER ATTENTA, VOGLIO IL PRIMATO"
«L'Inter è la squadra da battere, è campione in carica e si è rinforzata, quindi parte in prima fila ed è candidata a vincere, ma noi e il Milan proveremo a toglierle il primato». Giorgio Chiellini lancia la sfida alla squadra di Mourinho, a meno di una settimana dalla partita del Meazza in programma sabato sera. Il difensore bianconero ha già battuto due volte i nerazzurri in casa loro e vuole la terza gioia per scavalcarli in testa al campionato: «Ricordo due vittorie a Milano - dice a Sky - nel secondo anno di Capello con una punizione di Del Piero, e quella dell'anno scorso, una grande rivincita dopo l'anno di B».
Su IBRA-Sabato se la dovrà vedere con Ibrahimovic, in formissima come ha dimostrato a Palermo: «Ibra è il miglior attaccante in Italia ma tanto bisogna marcarlo e lavorare di reparto. Non è una sfida singola ma è molto affascinante, una di quelle che ti porti dentro. Io sono pronto e non vedo l'ora di scendere in campo». Per centrare l'ottava vittoria di fila: «La vera Juve è questa, un po' di fortuna fa parte del periodo positivo ma compensa la sfortuna di inizio campionato - conclude - La nostra volontà è lottare fino alla fine per vincere qualcosa».

venerdì 14 novembre 2008

La Juve fa Poker!!!

Per lasciare l’Olimpico al rugby, Juventus e Genoa anticipano a giovedì sera il loro match, uno dei più attesi del 12° turno. Ranieri schiera la stessa squadra dell’ultima gara casalinga contro la Roma. Conferme per Tiago e Marchionni, Amauri e Del Piero di punta. Rispetto alla vittoria di Verona, tornano dal primo minuti anche i due cechi Nedved e Grygera.Ritorno non da poco. Specie quello del difensore che, memore delle prodezze dell’ultima sfida al Ferraris (gol e assist per Trezeguet) si conferma una vera bestia nera per il Genoa. Già al 6’ entra alla grande da destra e fa secco Rubinho con un tocco sul secondo palo: bianconeri avanti al primo affondo.Il Genoa è costretto a cambiare il copione studiato. Invece di una gara difensiva, la squadra di Gasperini deve pensare al pareggio. Il pericolo numero uno è Milito e l’argentino si conferma anche sul campo sfiorando il pari su azione personale poco prima del 20’.Ma al 26’ la Juventus lascia ancora il segno. Grygera completa l’opera servendo un assist d’oro per la testa di Amauri che insacca il raddoppio. E per poco non arriva il tris. Molinaro potrebbe trovare il primo gol in campionato: supera anche Rubinho ma Criscito salva sulla linea. Al riposo si va comunque con il doppio vantaggio.Ad inizio ripresa, Sculli rileva Gasbarroni e il Genoa parte a mille per riaprire la gara. Ma i pericoli sono ancora dei bianconeri con Del Piero che non arriva per poco su un assist di Amauri. Il brasiliano ci prova anche di testa: parato. Gasperini cambia anche Potenza con Bocchetti.Ranieri risponde mandando in campo Camoranesi per Marchionni. Il Genoa fatica a trovare varchi per arrivare dalle parti di Manninger. Il portiere austriaco, ben protetto da Chiellini e Legrottaglie, deve intervenire solo in un’uscita bassa su Milito. Così è ancora una volta Rubinho a compiere la parat più difficile, su tocco di Del Piero.Ma il tris è appena rinviato. Iaquinta, in campo da un minuto per Amauri, parte da solo in contropiede e insacca. C’è ancora il tempo per vedere l’ingresso di Giovinco per Del Piero e un rigore per il Genoa fischiato per fallo di mano di Molinaro: Milito trasforma. Ma il punteggio si chiude sul 4-1 dopo la sfortunata autorete di Papastathopoulos su tocco di Camoranesi. La Juventus allunga a sette la striscia vincente e, dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League, si prende provvisoriamente anche la testa del campionato.
Zdenek Grygera dopo una grande partita.
«Sono felice di aver contribuito, col mio gol ed il mio assist, al successo di stasera. Sto attraversando un ottimo periodo e la prima parte di campionato è stata, dal mio punto di vista, senza dubbio positiva. Già con la Fiorentina avevo servito la palla gol a Pavel, ora bisogna continuare così».
Iaquinta: «Che bello vederci in testa a fine partita»
Neppure un mese fa, dopo la sconfitta di Napoli, qualcuno aveva dato la Juventus fuori dai giochi per lo Scudetto. Cinque partite dopo, le cose sono completamente cambiate. Quindici punti di fila, senza contare le due imprese con il Real, e la squadra di Ranieri è tornata in alto. Niente meno che in testa, anche se in comproprietà e provvisoriamente, in attesa delle altre gare del 12° turno.Nelle parole di Vincenzo Iaquinta, uno dei marcatori nel successo con il Genoa, il miglior riassunto dello stato d’animo del gruppo. «A fine partita, è stato bello guardare il tabellone dello stadio e vederci in testa alla classifica. Stiamo facendo un grande campionato. Ora stiamo bene e con la testa siamo già a San Siro per la sfida con l’Inter. Un altro gol per me? Cerco sempre di lavorare con la massima concentrazione per farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa».
Ranieri: «Compatti e convinti, il progetto Juve va avanti»
Il risultato rotondo di stasera ha convinto tutti, in primis Claudio Ranieri, consapevole dell’importanza di questo successo: «Abbiamo controllato la partita dal primo all’ultimo minuto, impedendo al Genoa di esprimere il suo ottimo gioco. Merito del quartetto difensivo e della convinzione con la quale siamo scesi in campo».Lavoro e carattere: con questa ricetta la Juventus ha centrato il quinto successo consecutivo in campionato. «Nel nostro dna è ben impressa la voglia di non arrendersi mai, anche nei momenti critici – continua Ranieri – Tutto lo spogliatoio è compatto e crede nel progetto Juve. Succedeva anche prima, ma i risultati non arrivavano. Ora stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto e guardiamo al futuro con determinazione, puntando a migliorare il terzo posto dello scorso anno».Grygera, autore di un’ottima prestazione suggellata da gol ed assist ad Amauri, merita una menzione speciale: «Negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante. Lo scorso anno era più timoroso, ora gioca con personalità esibendo sul campo tutto il suo valore».
Nicola Legrottaglie «Peccato per il gol, ci tenevamo a non prenderne»
«Peccato, ci tenevamo a non subirne stasera. Nelle ultime partite c’eravamo riusciti e oggi lo abbiamo preso alla fine. Quel pallone andava veloce e mi è schizzato sul braccio, non ho potuto evitarlo. Comunque l’importante è aver vinto e proseguito il momento positivo. Ora siamo in testa, magari lo saremo anche domenica. Pian piano stiamo recuperando anche gli infortunati. Da gennaio, quando saremo nuovamente al completo, ci sarà davvero da divertirsi».

lunedì 10 novembre 2008

Buon compleanno capitano!


Non c’è Nedved rimasto a Torino per un turno di riposo, tutti attendevano Giovinco al suo posto e invece gioca De Ceglie. A centrocampo confermato Tiago al fianco di Sissoko che, però, gioca solo un tempo. Al 46’, infatti, falcia Yepes a palla lontana rischiando l’espulsione, Banti non vede nulla e il primo tempo si chiude tra risse sfiorate e con i nervi a fior di pelle. Sissoko resta negli spogliatoi, al suo posto Ekdal. Nel Chievo è il giorno del debutto di Mimmo Di Carlo, chiamato in settimana al posto di Iachini. Il neo tecnico gialloblù aveva escluso il tridente e invece schiera Pellissier centravanti con Esposito e Langella esterni d’attacco, a centrocampo Pinzi, Marcolini e Bentivoglio.Inizia bene il Chievo che dopo 40 secondi chiede un rigore per un fallo di mani in area di Tiago. Esposito e Langella mettono in difficoltà Mellberg e Molinaro, ma la Juve tiene bene e a centrocampo Tiago e Sissoko dimostrano di aver già raggiunto una buona intesa. È proprio il maliano, dopo una gran giocata di Del Piero, a sfiorare il gol con un destro dalla distanza. La migliore occasione del primo tempo, però, capita sui piedi di Pellissier che, approfittando dell’unico errore di Legrottaglie, calcia fuori da pochi metri sul corss di Esposito. Ritmi alti e Chievo che gioca senza avere paura, ma la Juve con il passar dei minuti fa valere il maggior tasso tecnico fino ad arrivare al 40’ quando Del Piero si guadagna una punizione poi trasformata con un destro perfetto.Poi il fattaccio Sissoko che non torna in campo nella ripresa. Al 7’ rigore per la Juve, Mantovani mette ginocchio e mano sul tentativo di dribbling di Iaquinta, per Banti è rigore. Del Piero lascia la realizzazione a Iaquinta, Sorrentino respinge ma sui piedi di Iaquinta che mette dentro il 2-0. Il Chievo accusa il colpo. Al 28’ Iunco chiede un rigore per un fallo di mani di Legrottaglie, il dubbio resta, per Banti è tutto regolare. Gialloblù inferociti. Al 37’ l’ultima chance, ma Pellissier sbaglia a porta vuota da 4 metri sull’assist di Iunco. C’è tempo per la seconda standing ovation in 4 giorni riservata a Del Piero: è il turno del Bentegodi dopo il Bernabeu.C’è anche la traversa di Grygera. Fa festa la Juve, il Chievo recrimina per un arbitraggio che non convince tra falli di mano visti e non visti, ma Di Carlo, nonostante la sconfitta al debutto, può essere ottimista: la sua squadra è più che mai viva.
Tabellino
CHIEVO-JUVENTUS 0-2
Reti: 40’ pt Del Piero, 8’ st Iaquinta
Chievo: Sorrentino, Malagò, Mandelli, Yepes, Mantovani, Pinzi, Betivoglio, Marcolini (33’st D’Anna), Esposito (18’st Luciano), Langella (18’st Iunco), Pellissier. All. Di Carlo. A disposizione: Squizzi, Frey, Cesar, Rigoni, D’Anna, Luciano, Iunco.
Juventus: Manninger, Mellberg, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro, Marchionni, Sissoko (1’st Ekdal), Tiago (38’st Grygera), De Ceglie, Del Piero (41’st Amauri), Iaquinta. All. Ranieri. Chimenti, Grygera, Camoranesi, Ekdal, Giovinco, Rossi, Amauri.
Arbitro: Banti di Livorno
Ammoniti: 22’pt Molinaro, 28’pt Esposito, 31’pt Legrottaglie, 48’ pt Langella, 48’ pt Tiago, 4’st Bentivoglio, 7’st Mantovani, 26’st Iunco, 39’st Ekdal.
Re alex «Avanti così!»
«Sono felice, abbiamo vinto, ho segnato, cosa chiedere di meglio? L’importante è continuare così in un momento importante come quello che stiamo vivendo». Poi sul rigore concesso a Iaquinta «Ci siamo parlati, l’avrei anche battuto io, ma ho capito che Vincenzo aveva voglia di segnare e gliel’ho lasciato volentieri. Sono felice per lui»
Ranieri: «Alex in questo momento è magico»
Mi è piaciuta l’impostazione della squadra, compatta e fisicamente in forma. I ragazzi hanno dimostrato grande voglia di lottare e in un gruppo così c’è il campione che viene fuori: Alex in questo momento è magico.Era difficile perché l’avversario è in crisi solo di risultati, ma non per il gioco e la condizione fisica. E’ una squadra ben disposta in campo che ci ha creato qualche difficoltà perché ci aspettavano e provavano a ripartire. Con il gol di Del Piero è cambiato tutto»

giovedì 6 novembre 2008

Re Alex Domina!

Manniger,Melberg,Chiellini,Legrottaglie,Sissoko,Tiago,Marchionni,Nedved,Del Piero,Amauri.questa la formazione che scende in campo al Bernabeu.Il Real parte più decisa, come vuol la legge del Bernabeu. I blancos conquistano tre calci d’angolo ma la difesa è attenta. E lo è anche Marchionni che recupera un pallone a centrocampo e innesca Del Piero. Il capitano arriva al limite e scocca un sinistro sul secondo palo, imparabile per Casillas: è il 17’ e la Juve è avanti, proprio come all’andata. I padroni di casa reagiscono e hanno una grossa occasione con Sergio Ramos che però mette alto a pochi passi da Manninger. Scampato il pericolo, i bianconeri chiudono ogni varco, così che le possibili insidie arrivano solo da calci piazzati. Di tanto in tanto, nascono anche contropiedi insidiosi con Amauri e Nedved a dare supporto ad un inspirato Del Piero. Amauri ha la grossa chance nel finale, ma prima viene fermato da Cannavaro e poi sbaglia il tocco per Tiago. Prima del finale, con Mellberg fuori a farsi soccorrere dopo un intervento in chiusura su Drenthe, Diarra mette fuori di testa. Al riposo è 1-0, ancora una volta con la firma del capitano. Ripresa. Ritornano le stesse squadre in campo. Il Real riparte in avanti, ma la difesa bianconera controlla ogni iniziativa. Il primo (doppio) intervento è di Casillas che deve anticipare Marchionni e poi rientrare in fretta per bloccare il tiro di Nedved. Schuster ha appena il tempo di sostituire Sneijder con Higuain che Del Piero zittisce ancora il Bernabeu. Sissoko si procura una punizione, dalla stessa posizione da cui Del Piero ha punito la Roma. Il capitano concede il bis e dopo Doni fa secco ancora Casillas, la seconda volta in serata, la terza in due settimana. Davvero un bel regalo di compleanno, con quattro giorni d’anticipo. Il Real si getta a testa bassa. Ad ogni azione dell’area bianconera, i giocatori e i tifosi del Real reclamano, Vink e i difensori non si lasciano sorprendere. Anzi, in contropiede potrebbe arrivare il tris, ma l’arbitro olandese ferma per un fallo di Chiellini un contropiede di Marchionni. Schuster tenta il tutto per tutto e getta nella mischia Saviola e Van der Vaart. Ranieri risponde con Iaquinta al posto di Amauri. E dei tre è proprio l’ex udinese a farsi vedere con un assist per Del Piero che controlla e si gira in area madrilena: palla a lato di un soffio. Sarebbe stata una tripletta storica. Ma tutto in Bernabeu non può che inchinarsi al capitano che esce, a pochi secondi dalla fine, tra gli applausi di tutto il pubblico del Real. Una giornata così, verrà ricordata a lungo. Da Del Piero, da tutta la squadra e da tutto il popolo bianconero. E da stasera, Omar Sivori è meno solo.
Tabellino
REAL MADRID-JUVENTUS 0-2 (0-1)
RETI: 17’ pt e 21’ st Del Piero.
REAL MADRID: Casillas; Sergio Ramos, Cannavaro, Heinze (36’ st Saviola), Marcelo; Sneijder (19’ st Higuain), Diarra, Guti; Raul, Van Nistelrooy (36’ st Van der Vaart), Drenthe. A disposizione: Dudek, Michel Salgado, Javi Garcia. All. Schuster.
JUVENTUS: Manninger; Mellberg, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko, Tiago, Nedved; Del Piero (47’ st De Ceglie), Amauri (37’ st Iaquinta). A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Rossi, Camoranesi, Giovinco. All. Ranieri.
ARBITRO: Vink (Olanda).
AMMONIZIONI: 28’ pt Sissoko, 30’ pt Drenthe, 34’ pt Legrottaglie, 5’ st Van Nistelrooy, 32’ st Mellberg.
RE Alex«Sono strafelice».
«Sono strafelice. Abbiamo vinto, abbiamo fatto tutti una grande partita e ho pure fatto gol. Sono orgoglioso dell’applauso ricevuto dal Bernabeu, uno stadio pazzesco e importantissimo. Si vive per queste emozioni. In tribuna c’era Maradona? Sono contento di aver segnato davanti a lui, spero venga più spesso a vederci».
Ranieri: «Il Bernabeu mi porta fortuna»
«Sì, il Santiago Bernabeu mi porta fortuna.Non è la prima volta che vinco qui, mi era successo già ai tempi del Valencia e dell’Atletico Madrid. Siamo tutti contenti di questa vittoria che comunque non cambia i nostri obiettivi. Continuiamo a vivere giorno per giorno, confrontandoci con tutti. Del Piero in Nazionale? Lippi lo conosce meglio di me e in questo momento è opportuno che un allenatore che sta formando un nuovo gruppo provi nuovi ragazzi».
Chiellini: «Una vittoria che premia i nostri sacrifici»
«Noi che siamo rimasti, lo abbiamo fatto per tornare in alto. Ci abbiamo sempre creduto, abbiamo lavorato sodo e ora ci godiamo queste meritate soddisfazioni. Siamo in un ottimo momento. Proprio contro il Real, all’andata, ci siamo sbloccati e la vittoria di questa sera è la conferma che siamo tornati ad alti livelli».


domenica 2 novembre 2008

E' tornata la Signora!



Una vittoria nel giorno del 111esimo compleanno è la cosa che ci voleva per festeggiare ancora meglio.Quella con la roma è la 4 vittoria consecutiva in dieci giorni.Per la partita del compleanno, Ranieri recupera Del Piero, Legrottaglie e Grygera, conferma Tiago e Marchionni e lascia Camoranesi inizialmente in panchina. I bianconeri partono forte, mettendo subito un paio di cross pericolosi in area. Tiago ci prova al 7’ con una botta da fuori che Pizarro para platealmente. Il cileno è fortunato ad essere fuori area, ma non può evitare il giallo di Rizzoli. I giallorossi entrano in partita e Grygera deve compiere un intervento decisivo a due passi da Manninger. Del Piero e compagni cercano molto il fraseggio palla a terra e al 18’ proprio il capitano viene servito da Nedved, ma Doni esce tra i piedi. Dall’altra parte, un tiro-cross di Panucci deviato da Chiellini colpisce il palo della porta di Manninger.Il pericolo scuote i bianconeri che riprendono il pallino del gioco e iniziano a far male. Le prove del gol le fa Chiellini di testa, costringendo Doni al miracolo. Ma il portiere brasiliano non può nulla pochi minuti dopo. Al 38’ Del Piero inventa una magia, degno regalo di compleanno per il club. Stessa porta della sfida di pochi mesi prima contro i giallorossi, ma questa volta la punizione rasenta i 30 metri: il pallone si insacca proprio sotto l’incrocio per la gioia di tutto l’Olimpico. E’ la giocata che decide il primo tempo e manda tutti negli spogliatoi. Nella ripresa non rientra Taddei, sostituito da Menez. Rientra invece Amauri che, al primo pallone toccato, inventa una rovesciata su cui Doni compie un altro prodigio. La Roma soffre e la Juve la punisce ancora. E’ il 3’ quando Del Piero inventa per l’inserimento di Marchionni che si infila in mezzo e insacca con un morbido tocco sotto. L’inizio frazione è tutto colorato di bianconero e solo per un soffio non arriva il tris.Spalletti cambia anche Panucci con Cicinho e, subito dopo, Okaka con Pizarro. Ranieri risponde con Iaquinta e Mellberg per Amauri e Grygera. La Roma ogni tanto ci prova di tanto in tanto, ma Manninger non deve mai realmente intervenire. Anzi è ancora Doni a negare il tris allo scatenato Amauri che fino al momento del cambio prova a lasciare il segno. De Ceglie per Nedved, che esce nella standing ovation, è l’ultimo cambio. Il valdostano ci prova anche da lontano, ma il suo tiro viene rimpallato. Ma ormai la partita è decisa e non regala altre emozioni.La Juventus vince con la Roma 2-0 e si prepara per la sfida di Madrid.Tanti auguri Juventus!
Tabellino
JUVENTUS-ROMA 2-0 (1-0)RETI: 38’ st Del Piero, 3’ st Marchionni.
JUVENTUS: Manninger; Grygera (32’ st Mellberg), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko, Tiago, Nedved (35’ st De Ceglie); Amauri (28’ st Iaquinta), Del Piero. A disposizione: Chimenti, Ekdal, Camoranesi, Giovinco. All. Ranieri.
ROMA: Doni; Panucci (13’ st Cicinho), Mexes, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro (24’ st Okaka); Taddei (1’ st Menez), Perrotta, Batista; Vucinic. A disposizione: Arthur, Loria, Tonetto, Brighi. All. Spalletti.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
AMMONITI: 7’ pt Pizarro, 15’ pt Panucci.
NOTE: spettatori 21.700 per un incasso di 463.046,00.
Interviste fine gara:
Ranieri "Siamo tornati quelli d'inizio campionato e ci stiamo riuscendo con spirito di sacrificio. I ragazzi hanno fatto veramente una gran partita. La Roma sembra noi venti giorni fa. Abbiamo ritrovato lo spirito, gli automatismi, giochiamo bene con palla a terra. Tiago ha fatto una gara molto bella, è sempre a disposizione, sempre al posto giusto".
Marchionni::"Piano piano stiamo uscendo dal periodo negativo, sono contento perché abbiamo incontrato grandi squadre comportandoci molto bene, viviamo alla giornata ma siamo consapevoli che possiamo raggiungere traguardi importanti".
Alex:«Sono felicissimo per il gol – ha raccontato il capitano a fine gara - e soprattutto per la vittoria che serve a continuità ai risultati ottenuti nell’ultimo periodo. Oggi abbiamo fatto un altro passo avanti, ma quello che ci è successo recentemente deve insegnarci che dobbiamo sempre tenere alta la concentrazione».
Cobolli:"Questa è stata veramente una bella partita, un secondo tempo in cui i nostri giocatori, nonostante avessero giocato mercoledì a Bologna, ce l'hanno messa tutta. Ho visto delle grandi belle azioni, complimenti alla Juventus, veramente".Che cosa è cambiato? "Credo che ci sia una maturazione, probabilmente anche dal punto di vista fisico le cose sono migliorate, però è stupefacente, perché noi giochiamo ogni tre giorni. Oggi erano tutti in palla e complimenti a Tiago".

giovedì 30 ottobre 2008

Il dopo Bologna - Juve


Pavel nedved protagonista indiscusso del dall'Ara al microfono«Non c’è stata nessuna crisi – ha commento Nedved a fine gara -, ci sta di perdere qualche. E’ importante non mollare mai. Oggi abbiamo vinto una partita che tutti sapevamo difficile e per questo siamo molto contenti».
Ranieri:«Abbiamo fatto una bella prestazione di volontà, eravamo compatti e abbiamo sofferto solo negli ultimi 10 minuti. Il gol del Bologna l’abbiamo preso su un’azione isolata, il 2-0 ci stava tutto.La cosa che mi è piaciuta di più è che tutti, nonostante debba cambiare diverse formazioni, hanno capito come dobbiamo muoverci e rimanere compatti.Nedved è stupefacente, la cosa più bella è che lui si sta divertendo, che sa di essere importante per il progetto. Tiago mi è piaciuto. Ha giocato dopo un solo allenamento con la squadra e lo ha fatto molto bene»
Cobolli«In questo periodo otteniamo risultati molto complicati. C'è stata sofferenza e c’è soddisfazione .Potevamo chiudere 3-0 perché il Bologna non ha fatto cose straordinarie. Tiago? L’ho visto bene, è un giocatore in più di classe che abbiamo, utile sempre e in particolare in momenti come questi» Nedved è stato il migliore in campo, mi sono piaciuti anche Mellberg e Ekdal.«Andiamo avanti con umiltà. Ci tengo a sottolineare, visto che la corsa la facciamo anche sull’Inter, che in queste due partite abbiamo recuperato 4 punti»
JUVE, TIFOSO AGGREDITO: E' IN GRAVI CONDIZIONI - Tuttosport - Un sostenitore della Juventus, un modenese di 44 anni, è stato portato in ospedale dopo essere stato colpito alla testa nelle vicinanze dello stadio Dall'Ara di Bologna. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo stava percorrendo a piedi via della Certosa per raggiungere la propria auto quando alcuni sostenitori del Bologna hanno cercato di strappargli la sciarpa bianconera che portava al collo. Ne è nato un tafferuglio e lo juventino è stato colpito al capo da una o due pietre. Il tutto sotto gli occhi del figlio. L'uomo è stato soccorso dalla Polizia municipale che ha poi fatto intervenire il 118 per il trasporto al «Maggiore».
Buffon unico italiano al Fifa world player
C’è solo Gigi Buffon. Nel senso che il portiere della Juventus è l’unico italiano inserito nella lista dei candidati al Fifa World Player 2008. La Federcalcio mondiale ha oggi reso noto l’elenco dei nominati, tra i quali una giuria composta dai capitani e dai commissari tecnici di tutte le nazionali maschili e femminili sceglierà il vincitore, che sarà premiato il 12 gennaio del prossimo anno a Zurigo. Per quanto riguarda l’Italia, ci sono anche il milanista Kakà e l’interista Zlatan Ibrahimovic, ma il campionato che fa la parte del leone sono la Premier League inglese e la Liga spagnola, con ben 9 rappresentanti a testa: Emmanuel Adebayor, Michael Ballack, Didier Drogba, Cesc Fabregas, Steven Gerrard Frank Lampard, John Terry, Cristiano Ronaldo e Fernando Torres per la Premier; Sergio Aguero, Iker Casillas, Samuel Eto’o, Andrés Iniesta, Lionel Messi, Ruud van Nistelrooy, David Villa, Deco e Xavi per la Liga. La nazione più rappresentata, comunque, è la Spagna campione d’Europa, con Casillas, Fabregas, Torres, Villa e Xavi. Si difende l’Inghilterra con Gerrard, Lampard e Terry. Le squadre con più giocatori in lizza, infine, sono Chelsea e Barcellona, con cinque candidate a testa. Ma ecco i magnifici 23 candidati al Fifa World Palyer 2008: Emmanuel Adebayor (Togo/Arsenal), Sergio Agüero (Argentina/Atletico Madrid), Andrei Arshavin (Russia/Zenit San Pietroburgo), Michael Ballack (Germania/Chelsea), Gianluigi Buffon (Italia/Juventus), Iker Casillas (Spagna/Real Madrid), Deco (Portogallo/Barcellona), Didier Drogba (Costa d’Avorio/Chelsea), Samuel Eto'o (Camerun/Barcellona), Cesc Fabregas (Spagna/Arsenal), Steven Gerrard (Inghilterra/Liverpool), Zlatan Ibrahimovic (Svezia/Inter), Andrés Iniesta (Spagna/Barcellona), Kaká (Brasile/Milan), Frank Lampard (Inghilterra/Chelsea), Lionel Messi (Argentina/Barcellona), Franck Ribéry (Francia/Bayern Monaco), Cristiano Ronaldo (Portogallo/Manchester United), John Terry (Inghilterra/Chelsea), Fernando Torres (Spagna/Liverpool), Ruud van Nistelrooy (Olanda/Real Madrid), David Villa (Spagna/Valencia) and Xavi (Spagna/Barcellona). Ecco, infine, le dieci candidate in campo femminile: Nadine Angerer (Germania), Shannon Boxx (Usa), Cristiane (Brasile), Daniela (Brasile), Marta (Brasile), Birgit Prinz (Germania), Christine Sinclair (Canada), Kelly Smith (Inghilterra), Hope Solo (Usa) and Ingvild Stensland (Norvegia).

Furia ceca!



La serata del dall'Ara porta bene alla Juve ma sopratutto a Nedved che sigla Una doppietta e colpisce la retroguardia del bologna alla prima occasione.Il Bologna fatica a reagire, bloccato ogni volta dai difensori bianconeri, cosicché Manninger non deve mai intervenire nella prima mezz’ora. Anzi, la conclusione più degna di nota è di Tiago, alta dopo un’azione d’angolo. Seguita pochi minuti dopo da un piazzato di Nedved finito ancora sopra la traversa. Il primo tempo termina senza altre emozioni, con la Juventus avanti 1-0.Ripresa. Arrigoni cambia Zenoni con Marchini. Il Bologna che torna in campo non è diverso da quello del primo tempo. E così la squadra di Ranieri prova a chiudere la partita. Al 5’ ancora Nedved protagonista nel servire un cross sulla testa di Amauri che colpisce un palo clamoroso e sulla respinta Marchionni mette alto. Ma è proprio la serata di Nedved. Quasi allo stesso minuto del primo gol, il ceco raddoppia con un tiro-cross che, deviato da Marchini, si insacca con la complicità di Antonioli. Con il doppio vantaggio, Ranieri può anche togliere Sissoko, toccato duro poco prima, e mettere Ekdal. Ora si aprono praterie nell’area rossoblu e per poco Amaura non fa il tris con un destro sul secondo palo su cui Antonioli si fa in parte perdonare. Secondo cambio per Arrigoni: Carrus per Mingazzini. Mentre Tiago sfiora il gol, arriva anche il momento di Giovinco, dentro per Amauri.Quando la gara sembra chiusa, il Bologna riesce ad aprirlo. Sfrutta al meglio un calcio piazzato con Carrus che centra e Di Vaio insacca di testa. E’ il 29’ e pochi minuti dopo Marazzina trova anche il pari ma in fuorigioco e il 2-2 non vale. Giovinco prova su punizione, pallone alto. Più pericolosa la discesa di Iaquinta, fermato dall’uscita di Antonioli.Ranieri si gioca l’ultima carta: Camoranesi al posto di Tiago in una staffetta tra rientranti dagli infortuni. Al 40’ botta di Marchionni e parata di Antonioli. Nel Bologna entra anche Bernacci per sfruttare i quattro minuti di recupero.
Tabellino:
BOLOGNA-JUVENTUS 1-2 (0-1)RETI: 12’ pt e 11’ st Nedved, 29’ st Di Vaio.
BOLOGNA: Antonioli; Moras, Castellini, Terzi; Zenoni (1’ st Marchini), Lavecchia (44’ st Bernacci), Mudingayi, Mingazzini (22’ st Carrus), Bombardini; Di Vaio, Marazzina. A disposizione: Colombo, Britos, Lanna, Adailton. All. Arrigoni.
JUVENTUS: Manninger; Mellberg, Knezevic, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko (15’ st Ekdal), Tiago (38’ st Camoranesi), Nedved; Amauri (25’ st Giovinco), Iaquinta. A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Castiglia, Rossi. All. Ranieri.
ARBITRO: Trefoloni di Siena.
AMMONITI: 23’ pt Molinaro, 13’ st Marchini, 18’ st Mudingayi, 33’ st Carrus.

martedì 28 ottobre 2008

"Dobbiamo continuare a fare punti"


Dopo Real Madrid e Torino sarà la volta della trasferta di Bologna.Claudio Ranieri mette carica a tutta la squadra«Dobbiamo continuare a fare punti e a recuperare i giocatori infortunati». Poi su Camoranesi «Ieri si è allenato con noi per la prima volta, è in fase di recupero, anche se ovviamente non avrà i 90’ nelle gambe. Le assenze in un periodo in cui si gioca molto si sentono di più. Vorrei far rifiatare chi sta giocando tanto, ma lo potrò fare solo se mi renderò conto che quelli che recuperano dagli infortuni avranno raggiunto la forma necessaria per andare in campo». Tra i papabili per il centrocampo nell’undici che affronterà il Bologna c’è il giovane Ekdal: «E’ una possibilità – conferma Ranieri – E’ un ragazzo che ha ottime qualità, si applica e ha un buon futuro davanti a sé. Giocando più spesso migliorerebbe ancora molto, ma questo è lo stesso discorso che faccio per Giovinco: quando hai il vento a favore è più facile inserire i giovani rispetto ai momenti di difficoltà»Poi sull'avversaria«Il Bologna è una squadra che si esalta quando affronta le grandi squadre, come dimostrano le vittorie sul Milan e sulla Lazio. Quest’ultima partita ad esempio è stata significativa per come i rossoblu hanno aggredito l’avversaria senza lasciarla respirare. Il Bologna è una squadra che ha dubbi e vuole certezze. Sarà dura, ma noi dovremo andare a fare la nostra partita, giocando con autorevolezza e spinti dalla voglia di fare il massimo per uscire da una situazione delicata a causa degli infortuni».
Cobolli e Blanc da Juventus .com
E’ davvero un periodo intenso per tutta la Juventus. Dal punto di vista sportivo, con le partite che si susseguono una dietro l’altra. Ma anche a livello societario. Dopo le gare con Real Madrid e Torino e in attesa di assistere alla doppia sfida con Bologna e Roma, la dirigenza bianconera è stata alle prese con uno degli eventi istituzionali: l’annuale Assemblea degli Azionisti, svoltasi in giornata presso il Centro Storico Fiat di Torino.Al termine dell’incontro, Giovanni Cobolli Gigli e Jean-Claude Blanc sono intervenuti alla tradizionale conferenza stampa in cui hanno fatto il punto sulla squadra e della società, entrando in uno dei temi del momento, cioè il nuovo stadio.I due successi contro Real e Torino hanno riportato serenità al gruppo guidato da Claudio Ranieri e permesso ai bianconeri di rifarsi sotto, anche sfruttando i risultati delle altre gare: «Questo non è il momento di fare programmi – ha dichiarato Cobolli Gigli -, ma di riportarci in una posizione tale per ripensare allo Scudetto. Nulla è perduto, veniamo da una buona settimana e il campionato è livellato, grazie alle tante outsider».La buona settimana vissuta da tutto l’ambiente viene sottolineata anche da Jean-Claude Blanc: «Cambia tutto rapidamente, otto giorni fa non c’era allegria, anche se c’era volontà di cambiare la situazione. Proprio l’opposto di quanto vissuto due giorni fa. Comunque la voglia di vincere c’era anche a Napoli».In vista del proseguo, l’amministratore delegato ha bene in mente il programma. «Al momento c’è il piano per far rientrare quasi tutti gli infortunati nei prossimi 15 giorni. La priorità è di riavere la rosa più ampia. Solo dopo aver recuperato tutti, potremo valutare fino in fondo il valore di questo gruppo e decidere quindi un eventuale ricorso al mercato di gennaio».Non solo squadra. Uno dei temi “caldi” di questo periodo è quello relativo allo stadio. Il progetto per il nuovo impianto è a buon punto e l’ultima approvazione del Comune di Torino è un altro passo avanti, in attesa dell’inizio dei lavori. Conclude Blanc: «I lavori di distruzione del vecchio stadio inizieranno tra tre settimane, mentre un’altra fase inizierà con l’arrivo dei permessi per costruire che arriveranno a gennaio. I costi di questo nuovo impianto poggeranno su tre pilastri: l’accordo con Sportfive, la parte commerciale e l’indebitamento, per cui è stato aperto un discorso con il credito sportivo»
I convocati per Bologna
3CHIELLINI Giorgio 4 MELLBERG Olof 8 CARVALHO DE OLIVEIRA Amauri 9 IAQUINTA Vincenzo 11 NEDVED Pavel 12 CHIMENTI Antonio 13 MANNINGER Alexander 15 KNEZEVIC Dario 16 CAMORANESI Mauro German 20 GIOVINCO Sebastian 22 SISSOKO Mohamed Lamine 27 EKDAL Albin28 MOLINARO Cristian 30 CARDOSO MENDES Tiago 32 MARCHIONNI Marco 31 NOCCHI Timothy 36 CASTGLIA Luca 40 ROSSI Fausto 41 ARIAUDO Lorenzo43 DE PAOLA Andrea

domenica 26 ottobre 2008

Interviste fine gara


Un super Amauri ha deciso il derby.Ecco le sue parole :«Segnare la rete della vittoria nel mio primo derby è una cosa fantastica, lo dedico a mia moglie . E’ una settimana meravigliosa per noi e siamo riusciti a superare il momento che stavamo passando. Ora non dobbiamo mollare, con questa mentalità e questa voglia possiamo ancora raggiungere il nostro obiettivo, cioè lo scudetto».

L'allenatore della Juventus,Claudio Ranieri è riuscito grazie all'aiuto dei suoi giocatori a scacciare la crisi .Ecco le parole dopo la vittoria nel derby«Soffrire ci sta quando mancano tanti campioni. Oggi siamo stati molto bravi ad aggredirli, soprattutto nel primo tempo. Poi lo sforzo di martedì si è visto e nella ripresa siamo un po’ calati. Queste due vittorie sono il frutto del lavoro fatto in questi pochi giorni e sono merito di tutti, della squadra, della società e dei tifosi. Siamo stati tutti uniti nonostante la situazione e ne siamo usciti insieme. Ma ora non possiamo fermarci dopo queste due vittorie».

Legrottaglie a fine gara«Quando si perdono così tanti giocatori è dura, non si può fare a meno per molto tempo di pedine importanti come Buffon e Camoranesi. Queste due vittorie ci danno morale e tanta consapevolezza nella nostra forza. La sofferenza? L’anno scorso ne abbiamo vinte tante lottando così, fino all’ultimo secondo».

Real Madrid-juventus