(Benvenuti su Magicajuventus1897!!! prossima partita 20 dicembre 2009 h.15 stadio olimpico di Torino

Juventus Inter

lunedì 29 settembre 2008

Non ci siamo proprio!



la Repubblica - A un certo punto, s´era verso la fine del primo tempo, Antonio Cassano ha detto a Walter Mazzarri di calmarsi e non protestare più, che altrimenti l´arbitro l´avrebbe cacciato: se anche il genio ribelle ha vietato qualunque genere di anticonformismo, compreso il meno corretto, chi altri avrebbe potuto mescolare tutti gli zeri che ieri piombavano Marassi? Nessun, appunto, e gli zeri si sono messi in ordine a descrivere un risultato perfetto nella sua immobile rotondità, esatto nel modo in cui ha descritto Sampdoria-Juventus. Nemmeno al palo colpito da Del Piero al 20´ si può appendere qualche rivendicazione: in fondo, quell´azione è cominciata da un errore (la Samp ha aperto il centrocampo offrendo il fianco scoperto) e finita con un errore, perché il capitano ha sfruttato maluccio l´assist di Sissoko. Certi pali sono gol sbagliati, eccone uno. Mirante non ha avuto la soddisfazione di una parata, Manninger ne ha fatta una (su Dossena, il cui esterno destro aveva ottime potenzialità ma ha prodotto un tiro infiacchito) al secondo minuto di recupero, la Samp ha battuto un sacco di calci d´angolo (undici, a due) senza sfruttarne neanche uno in maniera adeguata e insomma non c´è zero a zero più preciso di questo. La Samp non ha avuto il coraggio di rischiare: logico, vista la classifica e le difficoltà di questo scorcio di stagione. Senza punte è dura segnare, i blucerchiati avevano imparato a farlo sfruttando la sfrontatezza delle mezze ali che però in questo periodo non escono dai binari della normalità. C´è un po´ di paura che serpeggia e nessuno scarta dalla strada più comoda, per cui Cassano fionda lanci nella terra di nessuno. La Juve di coraggio ne avrebbe anche, ma sta dando l´impressione di non avere i mezzi per sorreggerlo. Se ha segnato quattro gol in cinque partite dopo aver speso 22 milioni per potenziare un attacco già piuttosto potente, qualche problema ci deve pur essere. La squadra dà la sensazione di vivere nell´attesa che qualcuno accenda la luce, ma ieri gli interruttori (Camoranesi, Del Piero, Amauri) erano disattivati e allora si brancola nel buio, perché quel centrocampo gonfio di muscoli non è in grado di dare ritmo né ordine, perché ogni risorsa è affidata all´uno contro uno e allora basta intasare gli spazi (come ha fatto Mazzarri, come ha Zenga, come fece Advocaat) e trasformare i tentativi di dribbling in collose passeggiate nella folla. Del Piero ha retto solo un´ora, ma c´è chi ha fatto peggio di lui eppure Ranieri non ha operato cambi fino al 74´, quando era ormai troppo tardi anche per la potenza di Iaquinta: sarebbe stato più logico dare respiro al fiacco Amauri il cui rendimento, con un´altra punta che gli dimezza gli spazi, precipita, o al vuoto Camoranesi, per non dire dell´inutile Poulsen. Invece niente, anche Ranieri è rimasto in attesa: ma niente punizioni strambe di Del Piero, stavolta, né zampate di Amauri in faccia a difensori distratti. In pratica, la Juve non sa attaccare con la geometria di una schema né offrire alternative al genio dei suoi migliori che, per forza di cose, è instabile e come qualsiasi genere di ispirazione estemporanea. La difesa, almeno, mai si lascia sorprendere, ma del resto ieri la Samp non aveva neanche un attaccante per provare a farlo.

giovedì 25 settembre 2008

"si poteva vincere"



"Si poteva vincere". Tutti i giocatori e i tifosi della Juventus dopo il pareggio deludente sopratutto dal risultato,la penseranno cosi.Infatti ieri sera Juventus-Catania è finita 1 a 1 con il gol di Amauri nel primo tempo e il pareggio siciliano con Plasmati.Ranieri schiera dal 1' minuto anche il piu atteso da tutti ,Sebastian Giovinco che convince con le sue giocate fantastiche fin quando non viene sostituito per crampi . Sicuramente metterà in difficolta Ranieri nelle scelte delle prossime partite.Manca anche Camoranesi ,al suo posto Marchionni e come si sapeva già manca anche Buffon che viene sostituito da Manniger.Juve che parte bene e che crea subito pericoli verso la porta di Bizzarri.Poi su cross di Giovinco Amauri insacca e è 1 a 0.Poi la Juve controlla la gara ma il Catania spinge finche non trova il gol finche Plasmati con la collaborazione di Chiellini trova il gol e infilsa la rete.Assalto finale Juventino con Giovincoe con Del Piero e Amauri che prendono una traversa ciascuno e la partita finisce qui con la Juve che è scavalcata da Inter a +2 e Lazio e Atalanta a +1.
Interviste a fine gara.Claudio Ranieri: "E' un pari che lascia l'amaro in bocca, il Catania fino al goal non ci aveva impensieriti anche se il modulo 4-5-1 adottato a Zenga ci ha messo in difficoltà costringendoci a giocare palla rasoterra su un campo da gioco non in perfette condizioni. Loro sono stati molto diligenti, con i 5 centrocampisti avevano triangolazioni più facili, noi stavamo più lunghi per cercare di aprirli. Non mi aspettavo di vedere Mascara in tribuna e non in campo. E' vero, abbiamo reagito dopo la rete del pareggio ma prima non c'erano i presupposti per impostare una partita diversa. La scelta di inserire i tre giovani e di schierarli nella stessa zona del campo è stata voluta da me, si trovano con facilità, fanno bene, Giovinco ha fatto quello che doveva fare".

Alessandro Del Piero: "Abbiamo creato tantissimo dopo il goal loro, il Catania ha fatto il suo dovere, noi dobbiamo imparare a ricavare il massimo da ogni gara, eravamo andati in vantaggio occorreva chiudere prima il match. Ora si va avanti, il campionato è lungo, dobbiamo proseguire con determinazione".
Alexander Manninger: "E' un gran peccato, se non si chiude la partita subito il rischio di pareggiare può concretizzarsi, abbiamo avuto dapprima la possibilità di raddoppiare e più di un'occasione per ritornare in vantaggio. Purtroppo è finita così ma dobbiamo riprendere subito il cammino".
Giovanni Cobolli Gigli :"Non credo a una fuga del'Inter, sapevamo che settembre sarebbe stato un mese difficile. Ora comunque mi toccherà tifare Milan nel derby di domenica sera".
Sissoko e la faccenda del ramadam: Mia moglie Sokona e mia figlia Aicha sono la mia vita. Sono musulmano praticante, prego cinque volte al giorno, ma non osservo il ramadan perché non potrei allenarmi duramente. Con Legrottaglie parliamo spesso di religione: siamo un cristiano e un musulmano, ma c’è un dio unico. Porto avanti iniziative benefiche nel Mali: stiamo costruendo un orfanotrofio e una scuola».

lunedì 22 settembre 2008

Cagliari nel segno di Amauri!

La Juventus c'è!


Priva di Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Poulsen, Zanetti e, dal primo del secondo tempo, anche di Buffon, la Juve riesce comunque a strappare tre punti importanti su un campo difficile grazie al solito Amauri. Già in gol al 2' (rete annullata per una leggera spinta di Iaquinta su Bianco), l'attaccante brasiliano si è confermato cecchino infallibile quando, a cinque minuti dal termine del primo tempo, ha battuto Marchetti con un velenoso destro sotto misura.
Passata in vantaggio, la formazione di Ranieri non è comunque riuscita a scrollarsi di dosso la stanchezza post Champions. Imballata e priva di fantasia, la Juve ammirata fino ad ora è rimasta comunque aggrappata al risultato grazie al consueto rigore tattico e alla pochezza offensiva di un Cagliari privo per gran parte del match del suo uomo più pericoloso: Acquafresca. Ranieri può festeggiare il primato in classifica. Prima e in buona compagnia.




A fine gara ecco le parole di Amauri:<"Il Cagliari ha creato tanto, e avere vinto non è stato assolutamente facile. Sono pronto a prendere il peso dell'attacco, oggi sono andato in gol ma sono profondamente dispiaciuto per l'incidente di Trezeguet. Sono contento della mia prestazione e so-
prattutto dell'affiatamento con Vincenzo Iaquinta, che anche oggi mi ha fornito l'assist del gol che poi si rivelato vincente".






Poi tocca al tecnico Ranieri dire la sua sulla partita:<"Abbiamo rischiato ma non dimenticate che c'è anche l'altra squadra. Lo scorso anno avevamo vinto senza giocare bene. Oggi invece abbiamo giocato bene, ecco perchè sono molto soddisfatto del risultato e del gioco. C'erano tante assenze ma abbiamo vinto; le seconde linee lo sappiamo che tali non sono, e quindi si può pensare anche allo scudetto. Non ci tiriamo indietro e sono molto fiducioso: certo non siamo i favoriti, ma proprio per questo siamo anche più sereni".
Buffon dopo lo sfortunato infortunio:"Ho sentito come una puntura mentre rinviavo il pallone. Ho chiesto il cambio e ho resistito sino alla fine del primo tempo. Credo non sia nulla di grave, starò fermo al massimo una settimana, ma visto le parate che ha fatto oggi Manningher posso stare tranquillo".
Secco parla di Tiago e Almiron:"Il ragazzo non è un problema perchè è un tipo che non crea fastidi all'ambiente. Quel­li li ha creati prima rifiutando tutte le destinazioni che avevamo trovato... Ve­dremo a gennaio, magari si sveglia e tor­nerà utile." Poi su Almiron:"Segno che non avevo sbagliato a sceglierlo. Da un lato sono contento che stia facendo bene perchè è ancora un nostro giocatore ma dall'altro sono deluso che non sia riuscito a inserirsi. Purtroppo la maglia della Juventus pesa...".
Le paggelle della Juventus da Il giorno
BUFFON 6,5. Sfortunato. Tiene in piedi la baracca per tutto il primo tempo. All’inizio della ripresa è costretto ad alzare bandiera bianca per colpa di un guaio muscolare all’adduttore della gamba destra. Come dire, la maledizione infortuni continua .
(MANNINGER 7. Provvidenziale. La parata al 90° su Matri vale quanto un gol. Mette in cassaforte il risultato e non fa rimpiangere Gigi).
SALIHAMIDZIC 6. Jolly. E’ l’uomo ovunque di Ranieri. Tosto, affidabile, quando viene chiamato in causa, risponde sempre presente.
MELLBERG 6. Sorpresa. Dà esperienza e sicurezza a tutto il reparto.
CHIELLINI 6,5. Marcantonio. Terza partita consecutiva dopo l’infortunio al ginocchio e altra prestazione maiuscola.
MOLINARO 5. Svampito. Non è proprio il suo momento. Tutto gli gira per il verso storto. I fischi dell’Olimpico in Champions League più che spronarlo, l’hanno depresso ulteriormente.
MARCHIONNI 6. Prezioso. Magari non ha la classe cristallina di Camoranesi, ma sa farsi valere. Ha il merito di innescare il cross, che propizia il primo gol.
SISSOKO 5,5. Nervoso. Come al solito miete in largo e in lungo tutto il campo. Pressa, corre e ringhia. Alla lunga risente della fatica di Champions, nella ripresa saltano i nervi e Ranieri lo manda sotto la doccia. (TIAGO 6. Oggetto misterioso. Si rivede in campo dove settimane da latitante, fa il compitino senza combinare disastri).
MARCHISIO 6. Il nuovo che avanza. Giovane, ma gioca da veterano. Una delle scommesse vinte da Ranieri. (DE CEGLIE 6. Dà ossigeno ai compagni, in futuro farà parlare di lui).
NEDVED 6,5. Stakanovista. E’ come il vino buono: migliora con il passare degli anni. E’ l’anima della Juventus, prende per mano i compagni.
AMAURI 7,5. Ancora decisivo. Secondo gol in campionato e secondo successo di misura per la Juventus. Oltre alla splendida rete, si fa vedere su tutto il fronte d’attacco, mettendo in scacco gli avversari. Forte, potente e di classe. Lo stereotipo dell’attaccante moderno. Ranieri e Secco ci avevano visto lungo e i risultati gli stanno dando ragione. Fenomeno.
IAQUINTA 6. Generoso. Si danna l’anima, sbraccia, lotta, sempre al servizio dei compagni. Poco fortunato quando c’è da metterla dentro.
All. RANIERI 7. Tinkerman. Nonostante l’emergenza assembla una Juventus tosta, solida e competitiva. Alla vigilia aveva chiesto risposte e alla fine le ha avute, portando a casa un successo tutto cuore, carattere e determinazione.


venerdì 19 settembre 2008

Non ci voleva..


Tegola in casa Juventus.Infatti David Trezeguet dopo la gara contro lo Zenit ha avuto una ricaduta ed adesso dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico per risolvere il problema al tendine rotuleo destro.Si parla di uno stop di circa 3-4 mesi ma i tempi di recupero piu precisi si sapranno nella prossima settimana.Forza David ti aspettiamo!

giovedì 18 settembre 2008

Parola al re!


Un grandissimo Del Piero,Zar Alex,è lui che ha incantato contro lo Zenit segnando il gol decisivo con un capolavoro da vero campione.Ecco la sua gioia dopo la partita:«E’ la vittoria che aspettavamo da due anni, per questo c’era tanta felicità da parte di tutti dopo il gol e dopo il fischio di chiusura. Questa partita, così come tanti risultati usciti nelle altre gare, dimostra che in Europa c’è molto equilibrio e non è mai facile vincere. Ecco perché la nostra vittoria di questa sera è così importante. Ovviamente sono molto soddisfatto per il gol. Non è forse la punizione più bella che abbia segnato, ma forse una delle più importanti».

Super zar Alex!



A qualcuno avrà ricordato le traiettorie dell’anno di grazia 2005. Ad altri, una nuova invenzione su calcio piazzato. In una parola unica: prodezza. Del Piero colpisce ancora e la Juventus inizia col piede giusto l’avventura in Champions League. L’ottimo Zenit è battuto 1-0. Sono i primi tre punti, proprio come quelli del Real Madrid che vince 2-0 sul Bate, prossimo rivale dei bianconeri. Per la prima “vera” gara europea, Ranieri promuove chi la Champions l’ha conquistata. Buffon in porta, difesa con Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Molinaro. A centrocampo conferma per i quattro che hanno giocato con l’Udinese: Camoranesi, Sissoko, Poulsen e Nedved. Davanti la coppia Del Piero-Trezeguet. Le previsioni della vigilia sono facilmente avverate. Lo Zenit si conferma squadra di tutto rispetto e scende all’Olimpico senza timori reverenziali. Così la difesa bianconera deve sempre porre grande attenzione, in particolare agli affondi sulle fasce. La squadra di Ranieri entra in partita col passare dei minuti e inizia a crea pericoli, soprattutto sui cross di Del Piero. Prima Trezeguet non trova la porta di testa. Poi, sempre di testa, Camoranesi colpisce un clamoroso palo. L’italoargentino non ha modi di lasciare altri segni, costretto ad uscire alla mezz’ora per una botta alla caviglia destra. Entra Salihamidzic, ma per il resto del tempo non accade altro e si va al riposo con il rimpianto per il palo colpito. Nella ripresa, lo Zenit inizia a farsi più intraprendente e Buffon deve metterci una pezza su Arshavin. Ranieri opera il secondo cambio togliendo Molinaro e mettendo dentro De Ceglie che fa il suo esordio in Champions proprio nel giorno del suo 22° compleanno. Ancora una volta, la Juve esce alla distanza. Malafeev compie un mezzo miracolo per salvare su colpo di testa di Poulsen, ma subito dopo deve cedere. E’ il 31’ quando Del Piero disegna una parabola velenosa su punizione che si insacca sotto la traversa. Lo Zenit non ci sta e prova a riversarsi nella metà campo bianconero. Buffon deve pensare all’ordinaria amministrazione, aiutato da un Chiellini assolutamente strepitoso in un paio di interventi risolutivi. La firma del livornese è importante quanto quella del capitano. L’avventura inizia nel modo migliore. In attesa del Bate Borisov e poi del Real Madrid.Da juventus.com

mercoledì 17 settembre 2008

Auguri Paolo!



Il 17 Settembre segna il ritorno della Juve in Champions ma anche un bel compleanno che non passa inosservato.Infatti oggi è il 22esimo compleanno di Paolo de Ceglie.Auguri Paolo!Facci sognare!

Mister post Zenit



Tutta la squadra ha voglia di Europea compreso Claudio Ranieri,Ecco le sue parole:«C’è grande consapevolezza della nostra forza. Sappiamo di affrontare la rappresentante di un calcio, quello russo, che sta uscendo prepotentemente alla ribalta grazie a investimenti importanti. Una squadra che sta vivendo un grande momento visto le recenti vittorie. Un avversario difficile, che giocherà in contropiede. Quindi dovremo stare molto concentrati, ma siamo pronti.E’ sicuramente giusta, in particolare dei giocatori che hanno fatto la storia di questa squadra. Loro possono metterci grande esperienza internazionale, un aspetto di cui terrò sicuramente conto per la scelta della formazione. Oltre alla condizione fisica, buona in tutti, c’è tanta voglia da parte di chi in questi ultimi due anni ha sofferto, si è visto strappare via dalla Serie A e dalla Champions League e che ha dovuto soffrire tanto per tornare. Ora, questi ragazzi hanno l’opportunità di giocare nella competizione che meritano». Imbocca al lupo Juve!

Capitano mio capitano



E' rimasto in B,l'anno scorso è diventato capocannoniere di serie A e ci ha messo ancora piu voglia per portare l'amata Juve in Champions.Stiamo parlando di Alessandro Del Piero,bandiera indiscussa bianconera.Ecco le sue parole prima del ritorno in Champions contro lo Zenit: «E’ un effetto piacevole, per me, per la società, per tutti. Per quanto fatto negli ultimi due anni, è un ritorno ricco di significati. Per questo sono strafelice».Poi continua :«Come non eravamo una vera e propria neopromossa l’anno scorso in A, in Europa non possiamo definirci come una realtà nuova. C’è curiosità perché in questi due anni si è cambiato tanto, ma nessuno può dimenticare quanto ha fatto questa squadra in oltre 100 anni di storia. Se poi ci considerano come una sorpresa, tanto meglio, così potremo sfruttare questo aspetto. Ci attendono gare combattutissime, ma lo saranno anche per i nostri avversari». Poi si sofferma sugli avversari:«Ho visto la finale di Coppa Uefa dell’anno scorso e quella recente di Supercoppa ma ho anche seguito il cammino della squadra russa durante l’Europeo. Ho notato che è un gruppo che può vantare grandi qualità, sia dei singoli che di squadra».

martedì 16 settembre 2008

Andrade verso la rescissione.



La Juventus è pronta a rescindere il contratto di Jorge Andrade. L'accordo collettivo dei calciatori professionistici prevede che dopo sei mesi di inabilità, il club di appartenenza possa porre fine all'accordo. Il difensore portoghese ex Deportivo La Coruna si è infortunato un anno fa, rompendosi la rotula del ginocchio sinistro. In questo modo i bianconeri, che investirono 10 milioni di euro per il suo cartellino, risparmierebbero i quasi 4 milioni di ingaggio da qui al giugno 2010.

Parola a Amauri!



All'inizio, tanto tempo fa, aveva detto che avrebbe voluto giocare con la maglia del Brasile, suo paese natale. Oggi le cose sono un po' cambiate e Amauri è sempre più vicino alla casacca azzurra.
Nei giorni scorsi c'era stato un aggancio abbozzato dal ct della Nazionale Marcello Lippi, che dichiarava di voler aspettare la naturalizzazione dell'attaccante prima di decidere. Il feeling tra i due però non si può nascondere: ieri sera, al termine della gara con l'Udinese, in cui ha segnato il gol decisivo, Amauri ha a sua volta affrontato l'argomento, ma non senza lasciare qualche dubbio.
"Con Lippi ho parlato e mi ha detto delle belle cose - conferma il brasiliano - Se avessi il passaporto italiano in mano e Lippi mi chiamasse, ci andrei di corsa".
La buona volontà però non può fare tutto e bisogna sempre fare i conti con la burocrazia: il bianconero è ancora in attesa che l'iter per la cittadinanza italiana faccia il suo corso e, intanto, lui resta ancora brasiliano. E l'intoppo è proprio questo. "In questo momento mi può chiamare solo il Brasile - spiega - e se lo facesse non potrei dire di no".
In attesa che la macchina burocratica italiana metta un po' d'olio ai suoi farraginosi ingranaggi, rimane il dilemma del giocatore, che aspetta una chiamata che potrebbe non arrivare, e dei tifosi italiani, che vedono in lui una novità forse utile allla Nazionale maggiore, ultimamente un po' in affanno.
Tra passaporti e colori di maglia, una novità certa è in arrivo per Amauri: la Champions League. L'attaccante non ha dubbi: "Sarà un'avventura nuova per me e cercherò di farmi trovare pronto se il mister ne avrà bisogno".
Nel frattempo, resta lo spazio per le dediche: "Quello contro l'Udinese è un gol speciale, che dedico alla mia famiglia e a tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare qui alla Juve". Se Amauri sarà il futuro della Nazionale, ancora non lo sappiamo, ma da queste parole si potrebbe dedurre che con buona probabiltà sarà il futuro della Juventus.

Udinese nel segno di Amauri!



Un gol di Amauri regala alla Juventus la prima vittoria in campionato. La squadra di Ranieri si impone per 1-0 sull'Udinese nel posticipo della seconda giornata di campionato, a decidere la partita il gol del brasiliano ex Palermo al 22' della ripresa. Ranieri sceglie la coppia Amauri-Iaquinta, in panchina Del Piero e Trezeguet. Marino si affida al 3-4-3. Parte bene la Juventus. Dopo un destro di Iaquinta, al 16' Amauri colpisce il palo di testa su cross di Camoranesi. Handanovic ha il suo da fare sui tentativi di Nedved e dei due attaccanti bianconeri, ma la difesa dell'Udinese se la cava sempre. I friulani si fanno vedere nel finale di primo tempo ma e' centrale il colpo di testa di Quagliarella su cross di Di Natale. Nella ripresa ancora Juve. All'11 traversa di Poulsen, al 22' il gol di Amauri che sfrutta un rimpallo in area e con il piatto destro infila Handanovic. L'Udinese ci prova con Inler e, al 43', con Floro Flores che, solo davanti a Buffon, finisce a terra dopo un contatto con Chiellini, l'arbitro lascia correre giustamente. Finisce 1-0 per la Juventus, i bianconeri salgono a quota 4 punti e si portano solo a 2 punti dale capoliste Lazio e Atalanta.

domenica 14 settembre 2008

Mister a lei la parola!


La Juventus si rituffa in clima campionato e, dopo la Fiorentina alla prima giornata, trova un’altra squadra temibilissima. L’Udinese di Marino e Dina Natale è formazione giovane, ma rodata e temibile: «Arriva una squadra che l’anno scorso ci ha battuto – ricorda Ranieri - da affrontare con la massima concentrazione. L’Udinese sta disputando campionati bellissimi, riesce a stare ai vertici e a sfornare giocatori validi; ha un progetto importante e bisogna davvero fare i complimenti alla famiglia Pozzo per tutto quello che sta facendo. Di Natale? Sta attraversando un momento magico, è come Re Mida, tutto quello che tocca si trasforma in oro. Fa piacere affrontare campioni del genere».
Gigi Buffon nei giorni scorsi ha affermato di temere più l’udinese dello Zenit: «Condivido perchè quella contro i friulani è la prima partita ed è sempre la più difficile. Credo che per Gigi sia lo stesso. Nel calcio molto dipende dalla concentrazione e dall’umiltà nel preparare tutte le gare. La chiave del successo è questa. Noi siamo un’ottima squadra quando diamo il massimo, ma se abbassiamo il livello di attenzione non siamo eccelsi. Non si tratta di un limite, questo è il calcio: se si gioca al massimo emergono tecnica e qualità, altrimenti le altre squadre riescono a mascherare le differenze. La partita dell’Italia a Cipro è un esempio e io me l’aspettavo così. Lo scorso anno noi avevamo giocato contro La Valletta che ci aveva messo in difficoltà. Una volta il affrontavi squadre dal ranking Uefa basso e le superavi agevolmente, oggi non è più così».
Un’altra difficoltà per la sfida di domani è rappresentata dal poco tempo avuto a disposizione con tutti i giocatori per preparare la partita: «Quando rientrano i Nazionali a pochi giorni dall’incontro, non è come se lavorarci insieme tutta la settimana. Bisogna trovare il grado di concentrazione ottimale, ma è inevitabile che, quando arrivano si portino dietro qualche scoria delle partite e dei viaggi».
Con il ritorno del campionato, inizia un ciclo di ferro, in cui si dovrà giocare ogni tre giorni: «Dovremo essere al massimo in tutte le partite. Fatica? Se ci fosse ora sarebbe grave. Cercheremo di far recuperare tutti, tenendo presente che, se non si gioca, si deve lavorare in allenamento»
Gli infortunati stanno recuperando: «E’ importante. Chiellini è pronto, Zanetti quasi. Lui dovrà convivere con questa cicatrice che si sta rimarginando e il muscolo deve adattarsi. L’importante è che riesca ad allenarsi. Trezeguet ha questo dolore cronico, che a volte si riacutizza, e va gestito»
Con l’Udinese mancherà Zanetti, ma rientrerà Sissoko che ha scontato la squalifica contro la Fiorentina: «Sappiamo quello che può dare Momo: recupera molti palloni, li gioca con maestria, è bravissimo di testa sui rinvii…E’ un po’ l’uomo ovunque del nostro centrocampo».
Sui passi falsi delle grandi alla prima giornata: «Come dicevo bisogna essere sempre al 100% per vincere, e poi quest’anno fin da subito ci sono stati scontri sostanziosi: Fiorentina-Juventus, Roma-Napoli, Sampdoria- Inter non sono partite di poco conto. Il Milan giocava contro una neopromossa, ha fatto una mezz’ora bellissima e non è riuscito a segnare. D’altra parte nel calcio non sempre la più forte batte la più debole»

Da juventus.com

sabato 13 settembre 2008

Intervista a Momo.


Momo Sissoko, finalmente debutta in campionato: quanto le è costato guardare in tv la sfida di Firenze?

«Ero in Mali, dispiaciuto di non essere in campo. La squadra ha disputato una buo­na gara, ma quanta rabbia per quel gol subito all’ultimo, anche se un pari in casa della Fiorentina è pur sempre un buon ri­sultato».

E’ diventato l’idolo dei tifosi: contro l’Artmedia c’erano ovazioni ogni volta che intercettava una palla.

«Dal campo sono concentrato sul gioco e non sento il pubblico. Me l’ha detto mia moglie, che era in tribuna: sono molto or­goglioso, spero di fare bene con la Juve an­che per loro».

Scudetto o Champions: in quale com­petizione la squadra è più attrezzata per vincere?

«Per me tutte e due. Non mi basta pensa­re di vincere lo scudetto perché non mi ac­contento e voglio sempre di più. Io e i miei compagni sappiamo che questa è una squadra buona, più forte dell’anno scorso. Se facciamo bene tutto l’anno alla fine pos­siamo conquistare lo scudetto o la Cham­pions»

Mercoledì si ritorna in Champions: sensazioni? «Mi basta pensare alla musichetta e già mi vengono i brividi. Con la Champions non sono stato fortunato: sono arrivato a Liverpool che i miei compagni l’avevano appena conquistata, in compenso ho per­so due anni dopo la finale contro il Milan. Ho un conto aperto e spero di saldarlo pre­sto, molto presto...».

Ci sono tutti!


In vista della partita contro l'Udinese mister Ranieri ha avuto a disposizione il gruppo praticamente al completo. Contro i friulani dovrebberero giocare Buffon,Legrottaglie,Melberg,Grygera e Molinaro in difesa,Sissoko,Poulsen,Nedved,Salihamidzic a centrocampo Del Piero e Amauri o Iaquinta in attacco.Oggi Ranieri alle 12 e 30 terrà la consueta conferenza stampa di vigilia presso il Media Center di Vinovo.

venerdì 5 settembre 2008

"Non abbiamo paura di nessuno"



«70 milioni per Buffon? Certo, Gigi vale tutti quei soldi, ma credo proprio che lui stia bene qui e noi ce lo teniamo stretto». A parlare è Amauri che, ai microfoni di Sky Sport 24, risponde alla tormentone del giorno: l’offerta forse provocazione dei arabi del Manchester City per ingaggiare il numero uno bianconero. Poi continua: «Mi sento bene. Contro la Fiorentina ho preso una botta, ma ora il dolore è passato e già oggi mi sono allenato regolarmente. Anche Trezeguet sta meglio e questa è una buona notizia, perché ci servirà». Amauri poi ribadisce quello che hanno detto gli altri suoi compagni: «Non abbiamo paura di nessuno. Abbiamo lavorato molto bene in preparazione, la squadra si è rinforzata e lotteremo su tutti i fronti. La Champions? Sarà bello giocare negli stadi più importanti d’Europa. Per me è un sogno che si realizza»

Non toccate Giggi!



Secondo il Daily Star, tabloid britannico, i nuovi proprietari del Manchester City sarebbero sul punto di fare una mega offerta per il nostro portierone azzuro Gigi Buffon.Infatti i Citizens avrebbero offerto alla Juventus circa 60 milioni di sterline che in euro fanno circa 85 milioni di euro.Nel pomeriggio è arrivata la risposta di Buffon:« ho letto dell'offerta da 60 milioni di sterline per me dall'Inghilterra ma tra il dire e fare c'è di mezzo tanta fantasia di scrive certe cose.Mai arriverà un'offerta simile per me,se arrivasse la Juventus è normale che possa fare le sue valutazioni .Certamente la Juve del passato mi avrebbe impacchettato davanti a una simile offerta e subito venduto» Non toccate Giggi!

giovedì 4 settembre 2008

Rinnovi in vista!



La Juventus vuole blindare Mauro German Camoranesi .Il contratto di Mauro scade nel giugno 2010 e sembra probabile che la società bianconera gli proponga un rinnovo contrattuale di un anno entro breve. Ieri in sede intanto si è tenuto un summit tra Alessio Secco, Jean Claude Blanc ed i procuratori di Sebastian Giovinco (22), Claudio Pasqualin e Andrea D'Amico. Le parti hanno trovato un punto di convergenza sulla durata del nuovo contratto, che avrà durata quinquennale, ma non sulle cifre. Il rinnovo del nazionale under 21 è considerato uno dei cardini della "linea verde" voluta da John Elkann. A dimostrazione di ciò, già oggi vi sarà un nuovo contatto telefonico per cercare di arrivare al più presto ad un accordo.

La voglia di riscatto!



Nicola Legrottaglie riscoperto e lanciato da Ranieri nell’ultimo anno, si è tolto parecchie soddisfazioni: ha riconquistato la sua Juventus e ha ritrovato la maglia della Nazionale.Ecco le sue parole dal ritiro della nazionale : «La Juventus non soffrirà con nessuno, ma saranno gli altri a soffrire quando ci incontreranno perchè sarà difficile batterci. Siamo tosti e l'Inter se ne accorgerà!», ha detto il “Duca”«La Juventus stupirà anche in Champions League, sarà così soprattutto se saremo bravi a superare il primo girone e arrivare alle partite ad eliminazione diretta». Anche Nedved la pensa allo stesso modo :«La Juventus è pronta ad affrontare chiunque. Non abbiamo paura di nessuno.Tornare in Europa in due anni, partendo dalla Serie B, è stato un mezzo miracolo e adesso proveremo ad arrivare alla finale di Roma. Tornare in Champions - ha spiegato il 36enne a Juventus Channel - era fondamentale. Conquistarla sarebbe davvero un sogno, per noi e per i tifosi. Per riuscirci sarei pronto a rinunciare a tutti i piaceri della vita".

martedì 2 settembre 2008

E' arrivato Yago!


E'stato presentato oggi il nuovo acquisto della Juventus si tratta di Falque Silva Yago.
Cresciuto nel Barcellona, 18 anni, nazionale under 19, l'ex centrocampista del Barcellona ha firmato con la Juventus un contratto quadriennale che lo legherà alla società fino al 30 giugno 2012. "Imiterò Fabregas. Sono felice, vorrei ripetere quello che ha fatto il mio connazionale all'Arsenal. Darò tutto per trovare spazio in prima squadra".
Ranieri lo vede come futuro vice Nedved. Ruolo che, in teoria, potrebbe ricoprire (adattato) Sebastian Giovinco, pronto al rinnovo. Intanto il ds Alessio Secco ai microfoni di Juventus Channel ha messo in chiaro subito il percorso del neoacquisto: "Yago è un giovane molto promettente che seguiamo da tempo. Dovrà rinforzarsi fisicamente e sarà aggregato alla Primavera. Il suo ingaggio conferma l’attenzione della Juventus per i giovani".

lunedì 1 settembre 2008

I bianconeri in nazionale



Alla vigilia del primo doppio impegno valido per le qualificazioni mondiali, il ct azzurro Marcello Lippi ha nuovamente chiamato cinque giocatori della Juventus. Per il doppio confronto con Cipro e Georgia sono stati convocati Gianluigi Buffon, Nicola Legrottaglie, Mauro German Camoranesi, Vincenzo Iaquinta e Alessandro Del Piero. I cinque azzurri non saranno gli unici assenti per i prossimi dieci giorni. A Vinovo, fino ai giorni a ridosso della gara con l’Udinese di domenica 14 settembre, Claudio Ranieri dovrà fare a meno anche degli under 21 Paolo De Ceglie, Sebastian Giovinco e Claudio Marchisio, ma anche dell’austriaco Alex Manninger, del ceco Zdenek Grygera, degli svedesi Olof Mellberg (per la prima squadra) e Albin Ekdal (under 21), del danese Christian Poulsen, del croato Dario Knezevic e del maliano Momo Sissoko.

"siamo polli"


Il pareggio della Fiorentina arrivato allo scadere di gara ha lasciato l'amaro in bocca al tecnico della Juventus Claudio Ranieri che ha fine partita, ai microfoni di Sky Sport, ha dichiarato: "Siamo stati un po’ dei polli. Abbiamo perso due punti. La partita era finita, potevamo chiuderla prima e, invece, alla fine ci siamo fatti raggiungere. Ad una squadra come la nostra queste cose non devono succedere, anche perchè che stavamo giocando con un uomo in più. Peccato. In occasione del gol subìto la difesa era troppo dentro l'area di rigore. Questo errore l'abbiamo subito pagato. In certe situazioni dobbiamo migliorare, ma per il futuro sono comunque tranquillo".Si poteva fare di più? "Volevamo fare il secondo gol, volevamo chiudere la partita, poi forzavamo con la palla lunga. Dovevamo far rifiatare un po’ di più la difesa. I ragazzi sono stati splendidi, poi c’è stato quell’episodio che ha permesso alla Fiorentina di pareggiare".Ha detto che la Juventus vuole essere l’anti Inter: va a letto tranquillo? "Vado a letto tranquillo, perché abbiamo preso dei giocatori nuovi che devono interpretare la partita che devono fare gli altri. Mi mancavano Chiellini, Sissoko, Trezeguet, ma la squadra non ne ha risentito. I ragazzi che abbiamo preso si sono già inseriti e sono soddisfatto del lavoro svolto".

Attenti all'ultimo minuto viola!


Proprio come l’anno scorso. La Juventus gioca un’ottima gara in un campo difficile come il Franchi, controlla per lunghi tratti la Fiorentina, va in vantaggio nel primo tempo (gol di Nedved) e viene raggiunta allo scadere, con i viola in dieci.
Poteva essere la meritata festa di compleanno per Pavel Nedved (36 anni ieri), autore di un bel gol propiziato da una grande giocata del connazionale Grygera. Un paio di occasioni sprecate per il raddoppio (soprattutto a fine primo tempo) e dopo l’espulsione di Felipe Melo la beffa arriva per mano di Gilardino che inventa l’1-1 finale. Si tratta comunque di un buon punto, anche alla luce dei risultati delle altre grandi: pari di Inter e Roma, ko del Milan. Ora le nazionali, alla ripresa arriva l’Udinese, una delle protagoniste della prima giornata. La cronaca. Assente Trezeguet (oltre a Zanetti, Marchionni, Zebina e Chiellini), Ranieri opta per Amauri per fare coppia con Del Piero. Dietro confermati Grygera, Mellberg, Legrottaglie e Molinaro. A centrocampo chance per Marchisio che gioca vicino a Poulsen, con Camoranesi e Nedved sugli esterni. Nella Fiorentina c’è l’ex Almiron, dietro al tridente Santana-Gilardino-Osvaldo.
Il pubblico, che aspetta questa gara per tutto l’anno, spinge da subito i propri beniamini. I viola partono bene, ma Buffon non deve far altro che controllare un paio di conclusioni da lontano. Più pericolosi i bianconeri, come all’8’ quando Amauri controlla bene ma Frey lo anticipa. Le squadre ci provano con trame geometriche, ma i due portieri raramente devono intervenire.
La svolta al 39’. Azione tutta ceca con Grygera che spadroneggia a destra e serve a Nedved il più bel regalo di compleanno: tutto facile per Pavel che insacca da due passi. Prima dell’intervallo, il gol del vantaggio potrebbe essere raddoppiato prima da Amauri (di testa) e poi da Del Piero (a tu per tu con Frey), ma senza esito.
Nella ripresa, Prandelli mette dentro Jovotic e Pazzini e i viola provano ad accelerare i tempi, provando a mettere palloni al centro, dove Mellberg e Legrottaglie non sbagliano però un colpo. I padroni di casa tentano anche con i piazzati da fuori, ma Buffon non corre rischi. Fino al 27’ quando Gilardino salta lo svedese e Buffon ma non trova la porta. Ranieri fa il suo primo cambio con De Ceglie al posto di Molinaro. Risposta: Kuzmanovic per Donadel.
Col passare dei minuti, la Juventus riprende in mano la partita approfittando della stanchezza dei padroni di casa, ma anche per l’espulsione di Felipe Melo per doppia ammonizione. Ranieri toglie Camoranesi per Iaquinta, ma il nuovo entrato non ha neppure il tempo di entrare che la Fiorentina pareggia con Gilardino, bravo a girarsi in area.
Punita allo scadere, proprio come l’anno scorso, la Juve non ci sta e Amauri costringe Frey ad una grande parata. Il punteggio non cambia più. Finisce con un 1-1 che sta un po’ stretto ma che permette comunque di muovere la classifica e, vista la difficoltà dell’impegno, di dare subito un segnale alla concorrenza.Da Juventus.com

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