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Juventus Inter

giovedì 18 settembre 2008

Super zar Alex!



A qualcuno avrà ricordato le traiettorie dell’anno di grazia 2005. Ad altri, una nuova invenzione su calcio piazzato. In una parola unica: prodezza. Del Piero colpisce ancora e la Juventus inizia col piede giusto l’avventura in Champions League. L’ottimo Zenit è battuto 1-0. Sono i primi tre punti, proprio come quelli del Real Madrid che vince 2-0 sul Bate, prossimo rivale dei bianconeri. Per la prima “vera” gara europea, Ranieri promuove chi la Champions l’ha conquistata. Buffon in porta, difesa con Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Molinaro. A centrocampo conferma per i quattro che hanno giocato con l’Udinese: Camoranesi, Sissoko, Poulsen e Nedved. Davanti la coppia Del Piero-Trezeguet. Le previsioni della vigilia sono facilmente avverate. Lo Zenit si conferma squadra di tutto rispetto e scende all’Olimpico senza timori reverenziali. Così la difesa bianconera deve sempre porre grande attenzione, in particolare agli affondi sulle fasce. La squadra di Ranieri entra in partita col passare dei minuti e inizia a crea pericoli, soprattutto sui cross di Del Piero. Prima Trezeguet non trova la porta di testa. Poi, sempre di testa, Camoranesi colpisce un clamoroso palo. L’italoargentino non ha modi di lasciare altri segni, costretto ad uscire alla mezz’ora per una botta alla caviglia destra. Entra Salihamidzic, ma per il resto del tempo non accade altro e si va al riposo con il rimpianto per il palo colpito. Nella ripresa, lo Zenit inizia a farsi più intraprendente e Buffon deve metterci una pezza su Arshavin. Ranieri opera il secondo cambio togliendo Molinaro e mettendo dentro De Ceglie che fa il suo esordio in Champions proprio nel giorno del suo 22° compleanno. Ancora una volta, la Juve esce alla distanza. Malafeev compie un mezzo miracolo per salvare su colpo di testa di Poulsen, ma subito dopo deve cedere. E’ il 31’ quando Del Piero disegna una parabola velenosa su punizione che si insacca sotto la traversa. Lo Zenit non ci sta e prova a riversarsi nella metà campo bianconero. Buffon deve pensare all’ordinaria amministrazione, aiutato da un Chiellini assolutamente strepitoso in un paio di interventi risolutivi. La firma del livornese è importante quanto quella del capitano. L’avventura inizia nel modo migliore. In attesa del Bate Borisov e poi del Real Madrid.Da juventus.com

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