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Juventus Inter

lunedì 22 settembre 2008

Cagliari nel segno di Amauri!

La Juventus c'è!


Priva di Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Poulsen, Zanetti e, dal primo del secondo tempo, anche di Buffon, la Juve riesce comunque a strappare tre punti importanti su un campo difficile grazie al solito Amauri. Già in gol al 2' (rete annullata per una leggera spinta di Iaquinta su Bianco), l'attaccante brasiliano si è confermato cecchino infallibile quando, a cinque minuti dal termine del primo tempo, ha battuto Marchetti con un velenoso destro sotto misura.
Passata in vantaggio, la formazione di Ranieri non è comunque riuscita a scrollarsi di dosso la stanchezza post Champions. Imballata e priva di fantasia, la Juve ammirata fino ad ora è rimasta comunque aggrappata al risultato grazie al consueto rigore tattico e alla pochezza offensiva di un Cagliari privo per gran parte del match del suo uomo più pericoloso: Acquafresca. Ranieri può festeggiare il primato in classifica. Prima e in buona compagnia.




A fine gara ecco le parole di Amauri:<"Il Cagliari ha creato tanto, e avere vinto non è stato assolutamente facile. Sono pronto a prendere il peso dell'attacco, oggi sono andato in gol ma sono profondamente dispiaciuto per l'incidente di Trezeguet. Sono contento della mia prestazione e so-
prattutto dell'affiatamento con Vincenzo Iaquinta, che anche oggi mi ha fornito l'assist del gol che poi si rivelato vincente".






Poi tocca al tecnico Ranieri dire la sua sulla partita:<"Abbiamo rischiato ma non dimenticate che c'è anche l'altra squadra. Lo scorso anno avevamo vinto senza giocare bene. Oggi invece abbiamo giocato bene, ecco perchè sono molto soddisfatto del risultato e del gioco. C'erano tante assenze ma abbiamo vinto; le seconde linee lo sappiamo che tali non sono, e quindi si può pensare anche allo scudetto. Non ci tiriamo indietro e sono molto fiducioso: certo non siamo i favoriti, ma proprio per questo siamo anche più sereni".
Buffon dopo lo sfortunato infortunio:"Ho sentito come una puntura mentre rinviavo il pallone. Ho chiesto il cambio e ho resistito sino alla fine del primo tempo. Credo non sia nulla di grave, starò fermo al massimo una settimana, ma visto le parate che ha fatto oggi Manningher posso stare tranquillo".
Secco parla di Tiago e Almiron:"Il ragazzo non è un problema perchè è un tipo che non crea fastidi all'ambiente. Quel­li li ha creati prima rifiutando tutte le destinazioni che avevamo trovato... Ve­dremo a gennaio, magari si sveglia e tor­nerà utile." Poi su Almiron:"Segno che non avevo sbagliato a sceglierlo. Da un lato sono contento che stia facendo bene perchè è ancora un nostro giocatore ma dall'altro sono deluso che non sia riuscito a inserirsi. Purtroppo la maglia della Juventus pesa...".
Le paggelle della Juventus da Il giorno
BUFFON 6,5. Sfortunato. Tiene in piedi la baracca per tutto il primo tempo. All’inizio della ripresa è costretto ad alzare bandiera bianca per colpa di un guaio muscolare all’adduttore della gamba destra. Come dire, la maledizione infortuni continua .
(MANNINGER 7. Provvidenziale. La parata al 90° su Matri vale quanto un gol. Mette in cassaforte il risultato e non fa rimpiangere Gigi).
SALIHAMIDZIC 6. Jolly. E’ l’uomo ovunque di Ranieri. Tosto, affidabile, quando viene chiamato in causa, risponde sempre presente.
MELLBERG 6. Sorpresa. Dà esperienza e sicurezza a tutto il reparto.
CHIELLINI 6,5. Marcantonio. Terza partita consecutiva dopo l’infortunio al ginocchio e altra prestazione maiuscola.
MOLINARO 5. Svampito. Non è proprio il suo momento. Tutto gli gira per il verso storto. I fischi dell’Olimpico in Champions League più che spronarlo, l’hanno depresso ulteriormente.
MARCHIONNI 6. Prezioso. Magari non ha la classe cristallina di Camoranesi, ma sa farsi valere. Ha il merito di innescare il cross, che propizia il primo gol.
SISSOKO 5,5. Nervoso. Come al solito miete in largo e in lungo tutto il campo. Pressa, corre e ringhia. Alla lunga risente della fatica di Champions, nella ripresa saltano i nervi e Ranieri lo manda sotto la doccia. (TIAGO 6. Oggetto misterioso. Si rivede in campo dove settimane da latitante, fa il compitino senza combinare disastri).
MARCHISIO 6. Il nuovo che avanza. Giovane, ma gioca da veterano. Una delle scommesse vinte da Ranieri. (DE CEGLIE 6. Dà ossigeno ai compagni, in futuro farà parlare di lui).
NEDVED 6,5. Stakanovista. E’ come il vino buono: migliora con il passare degli anni. E’ l’anima della Juventus, prende per mano i compagni.
AMAURI 7,5. Ancora decisivo. Secondo gol in campionato e secondo successo di misura per la Juventus. Oltre alla splendida rete, si fa vedere su tutto il fronte d’attacco, mettendo in scacco gli avversari. Forte, potente e di classe. Lo stereotipo dell’attaccante moderno. Ranieri e Secco ci avevano visto lungo e i risultati gli stanno dando ragione. Fenomeno.
IAQUINTA 6. Generoso. Si danna l’anima, sbraccia, lotta, sempre al servizio dei compagni. Poco fortunato quando c’è da metterla dentro.
All. RANIERI 7. Tinkerman. Nonostante l’emergenza assembla una Juventus tosta, solida e competitiva. Alla vigilia aveva chiesto risposte e alla fine le ha avute, portando a casa un successo tutto cuore, carattere e determinazione.


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