Juventus Inter
martedì 30 dicembre 2008
Re Alex e Girorgio Chiellini candidati alla squadra dell'anno.
lunedì 22 dicembre 2008
Regalo di natale!
Ranieri svela qualche mossa e preoccupazione: «Quando ho spostato Del Piero sulla sinistra l’ho fatto perché vedevo che c’era qualche problema in quella zona, mettendolo lì o loro non salivano o gli lasciavano aperto un varco. Vieri? Ho detto nello spogliatoio che bisognava fare attenzione, la prima volta l’hanno fermato bene, la seconda purtroppo non ci sono riusciti, ma non è demerito nostro, quando merito di un giocatore che ha colpi da campione»
Chiusura su Amauri: «Sta facendo molto bene, non ci ha fatto sentire l’assenza di Trezeguet. Ampliando un po’ il discorso, era proprio il mio obiettivo quello di avere una squadra fotocopia, con due giocatori simili per ruolo per lottare su tutti i fronti e avere la possibilità di fare le scelte opportune sempre, mettendo in campo i giocatori più in forma»
Amauri è soddisfatto non solo del risultato, del suo ennesimo gol, ma anche dell’andamento della sua prima stagione in bianconero: «Per me è importante chiudere così il 2008, non è facile arrivare in una grande squadra e fare subito bene. Questo è anche merito dei miei compagni, di un gruppo che mi ha messo nelle condizioni di ambientarmi bene e di una squadra che mi ha permesso di fare tutti questi gol»
venerdì 19 dicembre 2008
Sorteggio ottavi.
giovedì 18 dicembre 2008
Che bel regalo De Ceglie!
lunedì 15 dicembre 2008
Samba Juve!
Merito dei soliti campioni, vedi Del Piero, ma anche dell’affermarsi di nuove promettenti leve, tra le quali oggi è spiccato De Ceglie, autore di un superbo assist ad Amauri e protagonista dell’espulsione di Zambrotta. «La società persegue la linea giovane – continua Ranieri - Questa sera abbiamo avuto prova che la nostra filosofia è vincente. C’è un buon nucleo di ragazzi che sta emergendo, che sta digerendo il peso della maglia bianconera ed è pronto a dare il suo contributo anche negli incontri di vertice».
Proprio nella giornata di vigilia del secondo anniversario della scomparsa di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, nella vittoria della Juventus sul Milan c’è il segno dei giovani usciti dal vivaio. Marchisio e De Ceglie ancora una volta tra i migliori in campo. Il centrocampista ha cercato spesso la via della rete e l’esterno ha messo il suo zampino nel terzo gol.
Tanti complimenti per i due ragazzi. Complimenti a cui Claudio risponde così a fine gara: «Non credo di essere il nuovo Tardelli, sono un ragazzo che vuol fare bene e diventare un grande giocatore di questa squadra. Per ora il mio obiettivo è cercare di sfruttare ogni occasione e partite come queste sono davvero importanti. Adesso spero che possano tornare a disposizione tutti i nostri infortunati, ci sarà bisogno di tutti. Io continuerò a lavorare per mettere in difficoltà il mister».
giovedì 11 dicembre 2008
PAREGGIO CHE VALE ORO!
domenica 7 dicembre 2008
Che Giovani!!!
mercoledì 3 dicembre 2008
Fortezza bianconera
domenica 30 novembre 2008
Vittoria sotto la neve
venerdì 28 novembre 2008
Molinaro 2013!!!!
mercoledì 26 novembre 2008
Fermati solo dai legni!!
giovedì 20 novembre 2008
Nasce il nuovo stadio!
Uno stadio interamente dedicato al calcio, per permettere la miglior fruizione possibile delle partite. Dal punto di vista dello spettacolo, considerata l'ottima visibilità da ognuno dei 40.200 posti, e della sicurezza. Un impianto fruibile sette giorni su sette grazie all'area commerciale.
Il nuovo stadio della Juventus nasce da un grande lavoro di squadra. Gli architetti Hernando Suarez (Studio Shesa) e Gino Zavanella (Studio Gau) sono i progettisti dell’impianto; gli ingegneri Francesco Ossola e Massimo Majowiecki, sono i responsabile della progettazione strutturale, della pianificazione operativa e della direzione lavori della parte strutturale. Il team è composto anche dall’architetto Antonio De la Pierre (coordinamento della progettazione), dall’ingegnere Marco Lazzerini (impianti meccanici), dall’ingegner Renzo Zorzi (impianti elettrici), dagli architetti Eloy e Stefano Suarez (progettazione architettonica). Il project management è seguito da AI Group di Torino, il cui responsabile è il presidente, l’ingegnere Paolo Erbetta. Un fondamentale contributo è stato messo a disposizione da due grandi firme dello stile italiano: Giugiaro Design e da Pininfarina Extra. La Juventus si è rivolta a Fabrizio Giugiaro e a Paolo Pininfarina per aggiungere al progetto un contenuto rilevante di design, a testimonianza di un’eccellenza torinese nel settore. L’architetto Alberto Rolla (Studio Rolla) si è occupato dell’area commerciale e dell’inserimento urbanistico.
Il Progetto Stadio era stato approvato in via definitiva dal Consiglio d'Amministrazione della Juventus lo scorso 18 marzo, per un investimento complessivo stimato in 105 milioni di euro. Tali costi, come dichiarato dall'amministratore delegato Jean-Claude Blanc nel corso dell'ultima Assemblea degli azionisti, poggerano su tre pilastri: l'accordo con Sportfive, la parte commeciale e l'indebitamento, per cui è già stato aperto un discorso con il credito sportivo. Da juventus.com
Blanc «Uno stadio frutto del lavoro di squadra»
Un grande lavoro di squadra. «Sono stati anni importanti e anche difficili. Se oggi siamo arrivati qui è perché in questo periodo abbiamo fatto un lavoro di squadra, perché abbiamo sempre avuto fiducia nella Juventus, nella sua gente, nella forza della sua storia».
Tanti ringraziamenti da fare. «Qui ci sono i protagonisti di una delle più grandi rinascite della storia dello sport e gli attori di una velocissima svolta aziendale, ancora in corso d’opera. Per questo voglio voglio ricordare tutti coloro che con il proprio impegno hanno reso possibile questo risultato.Per primi i nostri tifosi, 14 milioni di italiani che ci hanno fatto sentire forte la loro passione; i consiglieri di Amministrazione, gli azionisti di maggioranza, e in particolare John Elkann, che hanno dato fiducia al nostro progetto; gli azionisti, che hanno risposto con entusiasmo all’aumento di capitale dello scorso anno; soprattutto i giocatori, che hanno condiviso il nostro modo di essere e i nostri obiettivi, guidati dalla leadership del capitano Alessandro Del Piero; lo staff tecnico, che ha accettato una nuova sfida; e tutto lo staff della società: quelle persone di cui non si parla mai, ma senza le quali la Juventus non sarebbe quello che è. Senza l’impegno di tutte queste persone oggi non saremmo stati in grado di presentare il nuovo stadio della Juventus».
Un connubio con la Città di Torino. «In questi anni abbiamo sempre lavorato con la Citta di Torino per definire un progetto che fosse qualcosa più di un nuovo stadio. Un progetto che contribuisse a riqualificare una parte della città: il nuovo stadio della Juventus doveva inserirsi nella scia dei grandi interventi che hanno cambiato il volto di Torino in questi ultimi dieci anni. E così sarà. La collaborazione con la città è sempre stata guidata da due anni da uno spirito di partneship, concreta e reale. Grazie al sindaco Sergio Chiamparino e anche a l’Assessore all’Urbanistica Mario Viano e l’Assessore allo Sport Renato Montabone, che hanno interpretato il nostro rapporto con grande apertura e cercando sempre di trovare i punti di contatto, in una logica di vera collaborazione. A questi uomini, alla Giunta e a tutto il Consiglio Comunale va il nostro ringraziamento per avere saputo ascoltare e comprendere le nostre esigenze e per averci sempre sostenuto, permettendoci di giungere nel più breve tempo possibile all’appuntamento di oggi e di cominciare i lavori di construzione fra pochi mesi. Grazie anche all’amministrazione della città e tutti gli enti della pubblica amministrazione e delle istituzioni locali che stanno lavorando affinché i lavori del nuovo stadio rispettino i tempi previsti».
La nuova casa della Juventus. «Il nuovo Stadio è l’elemento qualificante del progetto di ricostruzione di uno dei più grandi Club del mondo, che intende avere un ruolo di apripista in Italia, proponendo un modello innovativo: sviluppare un calcio competitivo ai massimi livelli in Europa, che sia al tempo stesso economicamente sostenibile. Una scelta innovativa, in cui crediamo molto, che ci permette di costruire il futuro su basi solide. La Juventus vuole essere sempre ai vertici del calcio europeo, ma vuole anche affermare un modello di gestione solido, in grado di dare garanzie per il futuro. Il nuovo stadio è un assett fondamentale, che finanzeremo senza ridurre la capacità della società di investire sulla squadra, che deve essere sempre competitiva e e capace di vincere nuovi trofei. Per farlo, abbiamo trovato un partner fondamentale: una grande società come Sportfive che ha creduto subito sulla forza e sul nostro progetto, fornendoci le garanzie economiche attraverso un accordo molto innovativo e di lungo periodo. Ovviamente questi aspetti economici sono importantissimi, ma per tutti noi della Juventus e per me non solo come Amministratore Delegato ma soprattutto come tifoso juventino, il dato più significativo è che finalmente la Juventus avrà la sua casa».
lunedì 17 novembre 2008
Verso l'Inter
Mauro German Camoranesi, come va?
«Meglio, mi sto riprendendo, finalmente»
Riprendendo non significa essere già al massimo.
«Devo ancora lavorare, per avere le gambe e poter dare nuovamente una mano alla squadra. Sono stato fuori troppo tempo».
Già l’ha data, giovedì sera contro il Genoa, dopo le briciole con il Bologna.
«Sì, sono rientrato, ma mi sento uno di quei giocatori che se non stanno bene sono un peso per la squadra».
Come ha visto la crisi da fuori?(Sorride)
Veramente c’ero dentro, avendo giocato l’ultima partita, prima di rientrare, in casa con il Palermo».
E che ne pensa?
«Che quando sono uscito io la squadra ha iniziato a fare una serie pazzesca di risultati, vincendo anche al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid, mai successo».
Supponiamo non fosse colpa sua: cosa vi era successo?
«Penso che la crisi non ci sia mai stata».
Pavel Nedved disse che l’avevano inventata i giornali.
«Siamo solo stati in crisi di risultati, tutto qui. E in Italia è normale che tu faccia notizia se non vinci, soprattutto se sei una grande squadra. La gente ne parla».
Vi siete parlati negli spogliatoi: ha detto qualcosa anche lei?
«No, non sono un cantante».
Una sterzata c’è stata, però.
«La verità è che tutti sapevamo bene cosa fare, e l’abbiamo fatto».
Di certo avranno pesato gli infortuni, anche se vi siete levati dai guai con l’infermeria ancora piena. Qual è il trucco?
«La Juve può permettersi di fare a meno di uno, due, tre giocatori, perché tanto c’è qualcun altro che va in campo e fa il suo dovere. Si chiama spirito di squadra, e noi l’abbiamo».
Vi tocca l’Inter: è ancora una partita particolare?
«No, non è una gara particolare. È solo importante, perché loro sono un avversario importante: l’Inter è sempre l’Inter. Ma altro non c’è. Oppure c’è che sono i primi in classifica e allora vale molto. Ma nulla di più».
Avete sperato che il Palermo li fermasse?
«Diciamo che questo è un campionato equilibrato e che il Palermo è una buona squadra. Allora un pareggio ci poteva stare».
Sette vittorie di fila vi hanno messo a livello dell’Inter o loro sono ancora i più forti?
«Siamo tre punti dietro di loro, tutto qui, ma non parliamo di livelli e di valori. Dico, come sempre ho fatto, che noi siamo competitivi e che lotteremo fino alla fine».
Per lo scudetto?
«Dove arriveremo non lo so, se primi, secondi o terzi. E se lo dicessi adesso sarei uno scemo».
Quanto conta Ibrahimovic?
«È il giocatore che permette all’Inter di fare dei risultati, in questo momento fa la differenza. Sicuramente è il giocatore più determinante: per il resto, alcuni fanno numero, e altri sono bravi».
Gioca sabato sera?
«Non lo so».
Contro il Chievo lei avrebbe detto a Ranieri di non voler entrare negli ultimi minuti: che è successo?
«Nulla. Non so chi l’abbia raccontata, ma io al tecnico non ho detto proprio niente».
CHIELLINI: "INTER ATTENTA, VOGLIO IL PRIMATO"
venerdì 14 novembre 2008
La Juve fa Poker!!!
«Sono felice di aver contribuito, col mio gol ed il mio assist, al successo di stasera. Sto attraversando un ottimo periodo e la prima parte di campionato è stata, dal mio punto di vista, senza dubbio positiva. Già con la Fiorentina avevo servito la palla gol a Pavel, ora bisogna continuare così».
Iaquinta: «Che bello vederci in testa a fine partita»
Neppure un mese fa, dopo la sconfitta di Napoli, qualcuno aveva dato la Juventus fuori dai giochi per lo Scudetto. Cinque partite dopo, le cose sono completamente cambiate. Quindici punti di fila, senza contare le due imprese con il Real, e la squadra di Ranieri è tornata in alto. Niente meno che in testa, anche se in comproprietà e provvisoriamente, in attesa delle altre gare del 12° turno.Nelle parole di Vincenzo Iaquinta, uno dei marcatori nel successo con il Genoa, il miglior riassunto dello stato d’animo del gruppo. «A fine partita, è stato bello guardare il tabellone dello stadio e vederci in testa alla classifica. Stiamo facendo un grande campionato. Ora stiamo bene e con la testa siamo già a San Siro per la sfida con l’Inter. Un altro gol per me? Cerco sempre di lavorare con la massima concentrazione per farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa».
Ranieri: «Compatti e convinti, il progetto Juve va avanti»
Il risultato rotondo di stasera ha convinto tutti, in primis Claudio Ranieri, consapevole dell’importanza di questo successo: «Abbiamo controllato la partita dal primo all’ultimo minuto, impedendo al Genoa di esprimere il suo ottimo gioco. Merito del quartetto difensivo e della convinzione con la quale siamo scesi in campo».Lavoro e carattere: con questa ricetta la Juventus ha centrato il quinto successo consecutivo in campionato. «Nel nostro dna è ben impressa la voglia di non arrendersi mai, anche nei momenti critici – continua Ranieri – Tutto lo spogliatoio è compatto e crede nel progetto Juve. Succedeva anche prima, ma i risultati non arrivavano. Ora stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto e guardiamo al futuro con determinazione, puntando a migliorare il terzo posto dello scorso anno».Grygera, autore di un’ottima prestazione suggellata da gol ed assist ad Amauri, merita una menzione speciale: «Negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante. Lo scorso anno era più timoroso, ora gioca con personalità esibendo sul campo tutto il suo valore».
Nicola Legrottaglie «Peccato per il gol, ci tenevamo a non prenderne»
«Peccato, ci tenevamo a non subirne stasera. Nelle ultime partite c’eravamo riusciti e oggi lo abbiamo preso alla fine. Quel pallone andava veloce e mi è schizzato sul braccio, non ho potuto evitarlo. Comunque l’importante è aver vinto e proseguito il momento positivo. Ora siamo in testa, magari lo saremo anche domenica. Pian piano stiamo recuperando anche gli infortunati. Da gennaio, quando saremo nuovamente al completo, ci sarà davvero da divertirsi».
lunedì 10 novembre 2008
Buon compleanno capitano!
Ranieri: «Alex in questo momento è magico»
Mi è piaciuta l’impostazione della squadra, compatta e fisicamente in forma. I ragazzi hanno dimostrato grande voglia di lottare e in un gruppo così c’è il campione che viene fuori: Alex in questo momento è magico.Era difficile perché l’avversario è in crisi solo di risultati, ma non per il gioco e la condizione fisica. E’ una squadra ben disposta in campo che ci ha creato qualche difficoltà perché ci aspettavano e provavano a ripartire. Con il gol di Del Piero è cambiato tutto»
giovedì 6 novembre 2008
Re Alex Domina!
RE Alex«Sono strafelice».
«Sono strafelice. Abbiamo vinto, abbiamo fatto tutti una grande partita e ho pure fatto gol. Sono orgoglioso dell’applauso ricevuto dal Bernabeu, uno stadio pazzesco e importantissimo. Si vive per queste emozioni. In tribuna c’era Maradona? Sono contento di aver segnato davanti a lui, spero venga più spesso a vederci».
Ranieri: «Il Bernabeu mi porta fortuna»
«Sì, il Santiago Bernabeu mi porta fortuna.Non è la prima volta che vinco qui, mi era successo già ai tempi del Valencia e dell’Atletico Madrid. Siamo tutti contenti di questa vittoria che comunque non cambia i nostri obiettivi. Continuiamo a vivere giorno per giorno, confrontandoci con tutti. Del Piero in Nazionale? Lippi lo conosce meglio di me e in questo momento è opportuno che un allenatore che sta formando un nuovo gruppo provi nuovi ragazzi».
Chiellini: «Una vittoria che premia i nostri sacrifici»
«Noi che siamo rimasti, lo abbiamo fatto per tornare in alto. Ci abbiamo sempre creduto, abbiamo lavorato sodo e ora ci godiamo queste meritate soddisfazioni. Siamo in un ottimo momento. Proprio contro il Real, all’andata, ci siamo sbloccati e la vittoria di questa sera è la conferma che siamo tornati ad alti livelli».
domenica 2 novembre 2008
E' tornata la Signora!
giovedì 30 ottobre 2008
Il dopo Bologna - Juve
Furia ceca!
BOLOGNA: Antonioli; Moras, Castellini, Terzi; Zenoni (1’ st Marchini), Lavecchia (44’ st Bernacci), Mudingayi, Mingazzini (22’ st Carrus), Bombardini; Di Vaio, Marazzina. A disposizione: Colombo, Britos, Lanna, Adailton. All. Arrigoni.
martedì 28 ottobre 2008
"Dobbiamo continuare a fare punti"
I convocati per Bologna
3CHIELLINI Giorgio 4 MELLBERG Olof 8 CARVALHO DE OLIVEIRA Amauri 9 IAQUINTA Vincenzo 11 NEDVED Pavel 12 CHIMENTI Antonio 13 MANNINGER Alexander 15 KNEZEVIC Dario 16 CAMORANESI Mauro German 20 GIOVINCO Sebastian 22 SISSOKO Mohamed Lamine 27 EKDAL Albin28 MOLINARO Cristian 30 CARDOSO MENDES Tiago 32 MARCHIONNI Marco 31 NOCCHI Timothy 36 CASTGLIA Luca 40 ROSSI Fausto 41 ARIAUDO Lorenzo43 DE PAOLA Andrea