(Benvenuti su Magicajuventus1897!!! prossima partita 20 dicembre 2009 h.15 stadio olimpico di Torino

Juventus Inter

lunedì 12 gennaio 2009

Ci pensa ancora Alex!

La Stampa - Senza riparlare dei titoli tolti alla Juve con Calciopoli e sui quali si tornerà a discutere qualora Moggi fosse assolto al processo di Napoli, c’è da augurarsi che i bianconeri e l’Inter si concentrino sullo scudetto più attuale perché, a giudicare dalla ripresa del campionato, la testa dei duellanti è ancora altrove. Sabato sera abbiamo visto Mourinho salvarsi contro il Cagliari buttando in campo disperatamente tutti gli attaccanti che aveva come fossero monetine in una slot-machine: se gli avessero detto che Beppe Baresi, che gli fa da vice, era stato un centravanti e non un medianone d’altri tempi, l’avrebbe obbligato a spogliarsi e a entrare pure lui. Ieri la Juve di Ranieri gli ha risposto con una partita al cloroformio in cui lo schema vincente è stata una punizione di Del Piero, non proprio di quelle che si elaborano in settimana alla lavagna, tanto che lo stratega del Testaccio quando gli hanno chiesto come fossero preparati i «veli» e quant’altro i bianconeri combinano per disturbare il portiere sui tiri di Alex ha risposto che «sono cose che vedono tra loro». Cioè tra i giocatori. Lui non ci mette il becco. Questo per dire come l’avvio dell’anno abbia un po’ messo in crisi i due tecnici che guidano il campionato. Per la Juve c’è almeno la soddisfazione di aver accorciato l’elastico con cui è legata alla vetta della classifica: ci sono due punti in meno da rimontare, la «realpolitik» impone il sorriso dopo l’1-0 al Siena che prima della sosta aveva perso contro l’Inter, altrettanto immeritatamente ma con in più la rabbia per il gol decisivo che persino un cieco avrebbe giudicato irregolare. Qui i toscani non hanno episodi sui quali recriminare, tranne forse per il tocco di mano di Legrottaglie nel primo tempo sul tiro di Calaiò (unico spunto dell’ex granata), ma è difficile parlare di rigore quando l’unico modo per evitare l’impatto delle braccia con la palla sarebbe tagliarsele. Giampaolo, infatti, non ne ha accennato. Ha trascinato in giro quella faccia sempre malinconica, ha raccolto i molti consensi che però non fanno classifica e se ne è andato, rimestando dentro di sé il rammarico per i due tiri che il sorprendente algerino Ghezzal, che l’anno scorso giocava in C nel Crotone, ha scagliato verso Manninger nel giro di un minuto (il 37’ della ripresa) e che potevano produrre il pareggio. Il primo l’ha respinto fuori porta Manninger con un po’ di fortuna, il secondo l’ha miracolosamente rimpallato Grygera. Il Siena dal punto di vista offensivo non ha ottenuto altro, però ha occupato il campo concedendo pochissimo alla manovra juventina che non trovava aiuto nell’azione di Marchionni (fresco ma impreciso) né dalle invenzioni di Del Piero, quasi inguardabile per i suoi standard: Alex non trovava il passo né il passaggio, si sarebbe poi perso per tutto il match tranne che su un pallone, posato con cura a 25 metri dalla porta di Manitta, nel punto in cui Nedved aveva subìto il fallo di Jarolim. Era il 33’ del primo tempo, fino a quel momento il portiere senese aveva badato soltanto a sistemare le zolle ghiacciate sulle quali rischiava una figuraccia: neppure un tiro aveva disturbato il suo quieto pomeriggio. Ma Del Piero quest’anno ha nella gamba destra un chip elettronico che elabora tutti i dati che gli servono: distanza, angolo di battuta, posizione della barriera, posizione del portiere, magari la presenza del vento. Soltanto un computer può guidare la palla in quel modo, con la dovuta precisione e potenza. Si pensa che ormai i portieri abbiano visto, studiato e capito tutto dei suoi tiri, lui comunque li frega e Manitta è volato invano a prendere la palla sulla sua destra. Quando è arrivato sulla traiettoria, quella era già finita in porta. Così una Juve opaca ha trovato la serratura per aprire il match. Probabilmente non ne avrebbe avute altre, anche se Amauri si batteva splendidamente e inventava dribbling feroci senza trovare però la battuta giusta, anzi sbagliando la conclusione di testa sul cross di Grygera all’11 del primo tempo. Ranieri in settimana lavorerà per ripristinare la situazione prima della sosta, il match di Coppa Italia con il Catania può aiutarlo, oltre a rilanciare uomini persi da tempo come Buffon. La Juve comincia l’anno con speranze più concrete. Nel gioco però era meglio prima.
IL TABELLINO DELLA PARTITA JUVENTUS-SIENA 1-0
JUVENTUS: Manninger; Grygera, Mellberg, Legrottaglie, Molinaro; Marchionni (33’ st De Ceglie), Sissoko (20’ st Zanetti), Marchisio (40’ st Poulsen), Nedved; Amauri, Del Piero. A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Giovinco, Esposito. All. Ranieri
SIENA: Manitta; Del Prete (42’ st Zuniga), Portanova, Brandao, Del Grosso; Jarolim, Codrea (26’ st Packer), Galloppa; Kharja; Ghezzal, Calaiò (14’ st Frick). A disposizione: Eleftheropoulos, Moti, Barusso, Rossi. All. Giampaolo.
ARBITRO: Russo di Nola.
AMMONITI: 16’ pt Codrea, 46’ pt Grygera
RETI: Del Piero
RANIERI: "DEL PIERO STRAORDINARIO. L'INTER? PENSIAMO A NOI"
«Abbiamo la fortuna di avere il capitano che anche nelle giornate meno belle riesce a tirare fuiori cose bellissime. Godiamoci questi tre punti. Era importante inziare con il passo giusto. Anche se dobbiamo lavorare per ritrovare lo stesso passo con cui abbiamo chiuso il 2008».Poi continua «Gli schemi sulle punizioni? -commenta Ranieri a Sky- Si parlano tra di loro, non posso mettermi a spiegare io come facciamo. Poi Del Piero la mette dove vuole, ha il piede caldissimo. Queste sono partite difficili da sbloccare e le puoi vincere solo con un campione come Del Piero».
MANNINGER: "CONTENTO DELLA MIA STAGIONE"
«Oggi, una volta entrato in campo, non ho più pensato al fatto di giocare contro la mia ex squadra. Il Siena ha fatto una grande partita e ci ha messo in difficoltà. Sono contento di questa vittoria e di quanto ho fatto in questo periodo. Il 2008 è stato davvero un anno fantasistico per me. Con il Siena abbiamo fatto un gran campionato e ci siamo salvati con ampio anticipo. Poi sono arrivato qui alla Juve e avuto la possibilità di giocare tanto, anche partite importanti come quelle del Real Madrid. Ho avuto molte più opportunità di quelle che mi aspettassi, ma la stagione è ancora lunga e ce ne saranno altre».
MOLINARO: "VITTORIA PRESA PER I CAPELLI" Tuttosport
«E' stata una vittoria presa per i capelli. Del Piero è stato bravissimo». Cristian Molinaro analizza lucidamente il successo casalingo della Juventus contro il Siena. Una vittoria sofferta, arrivata grazie a una punizione di capitan Del Piero, ma importantissima per avvicinare l'Inter, ora a -4. Molinaro è, ovviamente, soddisfatto, ma ammette che la Juve deve continuare a lavorare per proseguire sulla scia dello scorso anno. «Era importante conquistare questi tre punti per riprendere il cammino -dice a Juventus Channel-, ma non abbiamo ancora il passo della Juve 2008»
RE ALEX
"La corsa è ancora lunghissima, dobbiamo lottare in ogni partita e dimostrare la caparbietà e l'orgoglio che abbiamo mostrato oggi nonostante la giornata non brillantissima. E' stata un gara difficile, che il Siena ha ben giocato. Quanto agli scudetti, cinque o sette non importa, li ho vinti sul campo, sono contento così".
IL MANCHESTER SCHIANTA IL CHELSEA Corriere dello Sport
Pomeriggio da dimenticare per Felipe Scolari e per il suo Chelsea. I Blues escono dall’Old Trafford di Manchester con tre gol sul groppone, in una gara in cui sono stati stradominati dallo United. I Red Devils e Sir Alex Ferguson non potevano dare risposta migliore a Rafa Benitez, che due giorni fa aveva accusato il manager scozzese di parlare a sproposito e di essere favorito dagli arbitri. È finita 3-0 per Ronaldo e compagni. In rete Vidic, Rooney e Berbatov. Primo gol allo scadere del primo tempo. Giggs dalla sinistra fa partire un cross su cui arriva una spizzata di testa di Berbatov a centro area. La palla del bulgaro finisce sui piedi di Vidic che da due metri non ha difficoltà a infilare Cech. Nell’intervallo Scolari mette dentro Anelka al posto di Deco per fare coppia in attacco con Drogba, partito titolare, ma la mossa non cambia la situazione, visto che il Manchester continua a dominare. E al 63’ raddoppia al termine di una lunghissima azione condotta sulla sinistra da Giggs, Ronaldo ed Evra. Il francese fa partire un bel cross, su cui si avventa Rooney, che anticipa Ashley Cole e mette dentro. Non è finita, perché un quarto d’ora a festeggiare è Berbatov. Anche in questo caso c’è lo zampino del Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo. È sulla sua punizione che il bulgaro si avventa per il 3-0 finale. Per José Mourinho, in tribuna per assistere alla prestazione dei padroni di casa, prossimi avversari dell'Inter in Champions League, non deve essere stato un bel pomeriggio.

Nessun commento:

Real Madrid-juventus