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Juventus Inter

venerdì 25 luglio 2008

Verso Borussia-Juventus


Ecco le parole di Claudio Ranieri prima di Borussia-Juventus «Con il Borussia un test impegnativo».«Il Borussia è già in clima campionato. Ho visto la partita che hanno vinto contro il Bayern: sono indiavolati, sprintano, pressano…Sono già pronti, mentre noi siamo ancora in fase di preparazione. Sarà un bel test». Ranieri presenta così la partita contro il Borussia Dortmund; i prossimi avversari dei bianconeri sono reduci dalla vittoria nella Supercoppa tedesca e in questo momento rappresentano un ostacolo particolarmente duro, per una squadra che deve ancora trovare il ritmo partita: «Quello te lo dà solo la gara – spiega Ranieri – queste partite sono importanti per “fare minuti”. A Copenaghen ho visto una buona Juve. Dopo una decina di minuti ci siamo sciolti e abbiamo cercato le combinazioni che ci hanno permesso di fare bene lo scorso anno. Certo, c’è stato qualche errore, ma ho visto comunque una squadra compatta. La stessa compattezza ci servirà anche in Germania».

Il discorso si sposta sui singoli.

Prima su Sissoko: «Il suo recupero era in programma per l’Inghilterra, invece lo sto già mettendo in campo ora. Bisogna comunque procedere con calma; lui è un ragazzo, ha voglia di mettersi in mostra e anche in allenamento lo devo frenare».

Poi su Mellberg: «Mi è piaciuto molto. Si vede che è esperto, solido, forte di testa,… un difensore difficile da superare».

Quindi su Amauri: «Anche se sta facendo bene non è ancora in forma, come non lo sono gli altri. Comunque mi aspettavo che iniziasse così».

Infine su Ekdal: «Ha grande personalità, nonostante abbia solo 19 anni. Se andrà in prestito? Non so. Io darò il mio parere alla fine della preparazione, poi deciderà la società».

Un capitolo a parte lo merita Trezeguet, che i giornali in questi giorni hanno definito scontento, montando un piccolo caso. All’inevitabile domanda, Ranieri risponde con sarcasmo, senza lasciare spazio a equivoci: «Se esiste un caso Trezeguet? Abbiate pazienza, ma non posso rispondere a queste domande. Io parlo di calcio».

L’ultima puntualizzazione del tecnico riguarda i giovani e il progetto della società: «Alla Juventus si chiede di vincere e di far esordire al contempo i giovani, mentre nelle altre squadre vanno per crescere. E’ normale che sia così. Ora starà a loro lottare per ritagliarsi il posto, sapendo che hanno un allenatore che li vede bene e non ha paura di metterli in campo».da( http://www.juventus.com/ )

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